Sala
gremita di gente, un vero successo.
Ha introdotto l'evento don Aurelio Russo rettore del Santuario
Ha introdotto l'evento don Aurelio Russo rettore del Santuario
Mons.
Giuseppe Greco ha presentato il libro e, senza abbandonare la sua vasta cultura
letteraria che gli riconosciamo, ha inquadrato il lavoro del giovane sacerdote
alla luce di tre diversi aspetti:
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La
poesia è frutto della Ispirazione. La poesia religiosa di don Raffaele è la
parola dell’uomo che parla di Dio, che parla a Dio, che racconta la sua
esperienza di Dio, che anela a Dio.
“Poesia e Preghiera”: La preghiera di don
Raffaele diventa poesia perché la preghiera è una relazione con Dio così
intenza che non può essere espressa con parole banali, ma con espressioni
poetiche più alte.
“Poesia e Vita”: La poesia di don
Raffaele non è un modo di evadere dalla vita concreta per rifugiarsi in un
mondo inesistente o virtuale, è invece una poesia radicata sulla terra e sulla
vita di tutti i giorni con le sue spine
e con le sue gioie.
E’ seguito un
interessante dibattito tra la dott.ssa Maria Riccioli ,docente e scrittrice, e
don Raffaele che
ha fatto comprendere meglio la personalità di questo Sacerdote, il quale non
disdegna di proporci momenti del suo itinerario di vita trasfigurante, cioè di
quel processo di trasposizione della sua vita
dovuto all'interpretazione artistica. La sua vocazione ed il suo totale
affidarsi a Dio ed alla Madonna, come parlare con Dio, come pregare Dio, come
ascoltare Dio attraverso la contemplazione, i sussurri ed i silenzi del Creato,
sono intellegibili solo dopo un’attenta ed intelligente lettura del suo libro.
Luigi Majorca
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