Adorazione
eucaristica di don Angelo Saraceno
In ginocchio
Una realtà questa
che spesso crea imbarazzo, non si sa esattamente cosa fare.
Recitare una
preghiera? Confidare a voce bassa i propri pensieri? O stare semplicemente in
silenzio?
Semplicemente
inginocchiarsi ha in sé un che di strano.
“In greco la parola
adorazione – proskinesis – significa gesto di sottomissione, il riconoscimento
di Dio come nostra vera misura.
Significa che
libertà non vuol dire godersi la vita, ritenersi assolutamente autonomi, ma orientarsi
secondo la misura della verità e del bene, per diventare in tal modo noi
stessi veri e buoni.
La parola latina per
adorazione è ad – oratio contatto bocca a bocca, abbraccio
e quindi in fondo amore.
La sottomissione
diventa unione, perché colui al quale ci sottomettiamo è Amore.
Così sottomissione
acquista un senso, perché non si impone cose estranee, ma ci libera in funzione
della più intima verità del nostro essere”. (Benedetto XVI)
Sottomissione,
libertà
Due antipodi che
l’adorazione eucaristica pretende di mettere insieme. In quei momenti di
silenzio davanti all’ostensorio riemerge questa verità: che il tema
fondamentale è sempre lo stesso.
Dio chiede all’uomo
una dipendenza fiduciale.
Occorre rinnovare la
nostra scelta – decisione:
l’autonomia da Dio =
il peccato
l’eteronomia da Dio
= salvezza.
Inginocchiarsi è il
segno di questa scelta.
Occorre allora
riscoprire il vero senso dell’adorazione come scelta di vera libertà.
Grazie Signore Gesù, perché non ti ho mai visto.
Grazie, perché se ti avessi visto, sarebbe stato
facile, troppo facile credere in te.
Se ti avessi incontrato come i tuoi discepoli,
sarei stato come “obbligato” a seguirti, a
venirti dietro.
Il tuo fascino, la tua forza mi avrebbero colpito al
cuore.
Io invece non ti ho mai visto. Eppure sono qui.
Adesso. Davanti a te. E mi vergogno a
pensare che ti conosco ancora troppo poco.
La mia pigrizia mi impedisce di fare di più.
La mia fede è ancora bambina, ma adesso sono qui.
Davanti a te.
E ti dico grazie perché ci sei. Grazie, perché
anche se non ti ho mai visto, tu stai cambiando
la mia vita.
Fà, Signore Gesù, che non mi stanchi mai di
conoscerti sempre di più, per poterti amare
sempre di più nella vita e fidarmi tutti i giorni.
Amen
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