martedì 29 novembre 2016

L’IMPORTANZA DEL VOLONTARIATO


Click to play this Smilebox slideshowLunedì 28 novembre nella chiesa S. Lucia di Augusta si è svolto  un impegnativo convegno sul tema “l’importanza del volontariato nelle malattie oncoematologiche”.
Il convegno è stato organizzato dai Cursillos di Cristianità, ultreya di Augusta, rappresentata da Giuseppe Tringali e dai giovani cattolici di Augusta rappresentati da Rosaria Sicari.  Un tema purtroppo sempre più attuale nella città di Augusta.


E’ stata un’opportunità unica di informazione/formazione con relatori di eccezionale valore. Il gruppo degli studiosi hanno dispensato informazioni ed esperienze, favorendo così un arricchimento delle conoscenze sulle "malattie oncoematologiche” a tutti i presenti.
La prolusione è stata di don Angelo Saraceno, che si è  soffermato sulla importanza del “donarsi” nel volontariato rispetto al “regalarsi”.
Il primo relatore è stato il Signor Claudio Tordonato, presidente dell’AIL (Associazione italiana contro le leucemie, linfomi e melanoma,) il quale si è soffermato sulla benemerita attività ultranovennale dell’associazione.
E’ seguita una particolareggiata relazione del dott. Salvatore Ponzio, presidente del Gruppo Donatori Sangue Fratres di Augusta, un’associazione di ispirazione cristiana che è nata nel 1984 con lo scopo di diffondere nel territorio di un’adeguata coscienza sulla donazione del sangue e dei suoi emocomponenti.
Il dott. Salvatore Di Fazio, responsabile della U.O.S. di medicina trasfusionale si è soffermato sulle “attività e le prestazioni di supporto trasfusionale in ematologia”.
Il relatore dott. Dario Genovese, direttore dei servizi di immunoematologia e medicina trasfusionale della ASP 8 di Siracusa, ha esaurientemente argomentato sulla raccolta del sangue e sulle applicazioni dei nuovi requisiti di qualità e sicurezza che nel tempo hanno reso assolutamente sicura la trasfusione.
Infine il Professore Francesco Di Raimondo, ordinario di ematologia Generale, Clinica e di Laboratorio dell’università di Catania, ha deliziato i presenti sulla importanza della “aderenza” del malato alle cure e sul “rapporto” interpersonale tra medico e paziente.
Luigi Majorca

venerdì 25 novembre 2016

LA VIVENZA

Questo nostro fratello non presenta tutte le sue paure: la paura dinanzi al futuro e a situazioni difficili; non presenta tutte le sue insicurezze, i  suoi dubbi e le sue incertezze; non si sente come in mezzo ad una tempesta;  Cristo è il suo coraggio, la sua sicurezza, il suo punto d’appoggio, la sua forza di vivere e di agirePer ricordare il grande invito a “non avere paura”  questo nostro fratello apre le porte a Cristo perché Lui sa cosa c’è dentro il cuore dell’uomo.
 LA VIVENZA
Cari amici e fratelli cursillisti,oggi avrei dovuto essere a Frascati per partecipare al 111* cursillo responsabili.
Il Signore mi ha chiamato in un altro" cursillo".
Mi trovo a Ragusa in ospedale per assistere mia moglie già da otto giorni.
Cari fratelli vi garantisco che qui la presenza del Signore si percepisce molto distintamente, quasi come il nostro secondo giorno davanti al Santissimo. Per motivi di orario mi capita spesso di trovarmi nella piccola cappella dell'ospedale, ebbene non immaginavo mai quante persone ( medici, infermieri, pazienti e familiari), si fermassero per un saluto ed una preghiera davanti al Santissimo ed al Sacro Cuore di GESÙ.
Ho capito che era questo il mio cursillo , dare anche qui , lontano da casa, la mia testimonianza di fede.
Vi sembrerò un po' sciocco ma anche questo mi ha aiutato a trovare le persone giuste nel momento giusto per accudire al meglio la mia amata moglie.
Ed allora quale migliore occasione per dedicare al 111*cursillo responsabili e ai due cursillos della Diocesi di Siracusa, questo mio peregrinare fra i reparti della sofferenza, tentando di dare almeno un saluto cordiale e un sorriso ai tanti che qui soffrono molto più di me e di mia moglie; 
Giungano al Signore le nostre preghiere per tutti Voi , certo che Voi ci darete quel sostegno, che se richiesto, solo Lui può concedere.
Un abbraccio fraterno e DECOLORES


Un Fratello dell’ultreya di Sortino

martedì 15 novembre 2016

RITROVIAMO L’ENTUSIASMO DI EVANGELIZZARE

Il 10 novembre 2016, presso il Centro Utopia di Augusta, si sono riuniti i cursillisti dell’arcidiocesi di Siracusa, quelli che  si sono dichiarati disposti a fare pre-cursillo per la buona riuscita del 51° Cursillo Uomini e del 30° Cursillo Donne, programmati rispettivamente  con inizio il  2 febbraio 2017 e il 8 febbraio 2017.

Una iniziativa che dovrebbe assicurare una maggiore partecipazione  ai due corsi rispetto al passato.
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 Don Angelo Saraceno e don Gigi Magnano, animatore spirituale diocesano, hanno proposto un semplice programma da seguire, che assai sinteticamente riportiamo:

Dal 21 al 27 novembre 2016 dedicarsi alla preghiera;

Dal 28 novembre al 5 dicembre 2016 consegnare al SS.mo l’elenco dei nomi su cui ci si sta sforzando di pre-evangelizzare;

Dal 6 dicembre al 15 gennaio 2017 completare e consegnare le schede di adesione al Cursillo.

La vita frenetica, la fretta a cui ogni giorno siamo sottoposti e a cui siamo abituati, si riflette negativamente sulla nostra preghiera, ma ogni vero intercessore trova il modo di stare davanti a Dio.
Bisogna pregare, pregare sempre. Pregare è sempre possibile:” È possibile anche al mercato o durante una passeggiata solitaria. È possibile pure nel vostro negozio, sia mentre comprate sia mentre vendete, o anche mentre cucinate” (S. Giovanni Crisostomo).
-Dobbiamo pregare perché Dio ci comanda di farlo (Filippesi 4:6-7).
-Dobbiamo pregare per avere un mezzo per rafforzare spiritualmente gli altri (Efesini 6:18-19).
-Dobbiamo Pregare perché abbiamo la promessa di Dio che le nostre preghiere non sono fatte invano, (Matteo 6:6; Romani 8:26-27).
-Dobbiamo pregare perché Dio ha promesso che quando chiediamo qualcosa che sia in armonia con la Sua volontà, Egli ce lo darà (1 Giovanni 5:14-15).
Luigi Majorca

lunedì 14 novembre 2016

GRAZIE DOMENICO

Tra poco meno di tre mesi inizieremo il 51° Cursillo Uomini dell’arcidiocesi di Siracusa,  il mio primo Cursillo da rettore dopo 26 anni di appartenenza al movimento. Gli amici hanno avuto  l’idea di regalarmi e di regalarsi un bel logo!
 Speriamo vi piaccia!
 


La realizzazione di un logo non è mai una operazione facile se si vuole essere originali, così gli amici del  “Gruppo”, dove mi sono inserito, si sono rivolti al fratello Domenico Festa, che ha partecipato il 47° cursillo uomini, dove ero presente come dirigente (ex cameriere).
Domenico ha un bel carattere, è  sempre disponibile e contribuisce a stabilire nel nostro gruppo  un ottimo rapporto di reciproca amicizia.
Orbene la scelta di un logo non è mai casuale, I logo infatti ci deve rappresentare appieno, fornendoci la possibilità di essere riconosciuti dall’esterno semplicemente attraverso di esso. Deve inoltre essere coerente con il messaggio che vogliamo trasmettere e possibilmente non deve risultare mai banale e scontato.
Nella scelta l’istinto fa sicuramente la sua parte. Quando Domenico ci ha presentato il  logo del 51° cursillo uomini è stato amore a prima vista. Abbiamo vagliato, abbiamo riflettuto, e poi abbiamo confermato la sua scelta.

venerdì 11 novembre 2016

PERCHÉ PREGARE PER I PROSSIMI CURSILLOS UOMINI E DONNE.


Questo è stato il tema sviluppato da don Angelo Saraceno all’ultreya di Augusta.
Sull’interessante domanda circa l’utilità della preghiera di tutti i cursillisti della arcidiocesi di Siracusa, don Angelo Saraceno si è speso con argomenti assai convincenti, soprattutto partendo dal fatto che Dio conosce già i nostri pensieri i nostri propositi ed   i nostri obiettivi.
Pertanto, pregare significa manifestare consapevolmente e liberamente la propria fede e la propria intenzione di fondare un rapporto di intimità con Dio per favorire l’evangelizzazione dei nuovi cursisti e cursiste che si apprestano a partecipare ai due cursillos.
Possiamo, allora, ribadire che la preghiera è un esercizio di cosciente affidamento. Recentemente Papa Francesco ha detto che   Dio ci invita a pregare con insistenza non perché non sa di che cosa abbiamo bisogno ma perché nel nostro cammino quotidiano, il Signore non ci abbandona mai, non è lontano, è sempre al nostro fianco ed è   il nostro alleato.
Dio ha chiamato tutti i cursillisti ad essere intercessori, quindi dobbiamo pregare senza stancarci. 


Luigi Majorca

martedì 8 novembre 2016

LA RUBRICA DI MARCO BAUDO


Da qualche giorno sono tornati i ragazzi dal 28° campo base. Anche per loro tre giorni lontani dal tumulto incessante della vita quotidiana. Anche per loro la sperimentazione del silenzio. “Entra nel silenzio e sappi che io sono Dio”, ci ricorda con forza la Bibbia. “Le grandi verità si insegnano solo nel silenzio” così si esprimeva ammirevolmente Louis-Claude de Saint-Martin.
Questi ragazzi, lontani dall’agitazione del loro mentale, hanno avuto la possibilità di ascoltare il proprio Sé e di sperimentare la loro vera natura. Entrare nel silenzio però non deve significare fuggire dalle responsabilità o scappare dalla realtà della vita. I veri missionari di Dio, come certamente saranno questi giovani, dovranno temprarsi nel mondo, a contatto del fuoco della sofferenza e delle prove.
E’ in questa prospettiva che dovranno realizzare, sperimentare e ri-vivere l’esperienza appena trascorsa.
Marco Baudo 

COS’È IL CAMPO BASE?

“Quando ho conosciuto questa “esperienza” me ne sono subito innamorato ed ho pensato di poterla proporre alle centinaia di giovani che quotidianamente incontro"
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"Insieme al gruppo “educatori responsabili” dei giovani abbiamo, seguendo i segni che il Signore man mano ci ha fatto scoprire, rielaborato ed adattato l’esperienza del cursillo alla nostra situazione. Credo che il Campo Base richieda innanzi tutto una motivazione di fondo che spinga il giovane oltre che a porsi le “domande” anche ad essere, onestamente e lealmente, disponibile ad accogliere senza pregiudizi una proposta. Infatti il Campo Base vuole essere una “proposta-esperienza” alla ricerca di Dio “Egli che non è lontano da coloro che lo cercano con il cuore sincero”.
Ho voluto raccogliere delle testimonianze riportate dai giovani che hanno vissuto questa esperienza per fermare la memoria all’entusiasmo del primo incontro e ritrovare nel leggere, la forza di andare sempre più avanti.
Sono cosciente che il Campo Base è solo l’inizio di un cammino che va sempre alimentato attraverso la preghiera, lo studio e l’impegno apostolico."
 Don Angelo Saraceno
( dal testo “ Abbiamo incontrato Cristo- 18 anni … Campo Base” edito dalla Parrocchia S. Lucia – Augusta – Ottobre 2006)
  


giovedì 3 novembre 2016

ULTREYA DI AUGUSTA - CONCLUSO IL 28° CAMPO BASE


L'INTENDENZA

Inconsciamente, voi ragazzi di oggi siete portati a superare le difficoltà con   soluzioni già confezionate. 
In un mondo in cui tutto si compra e si vende, paradossalmente, fate tutto per non «pagare di persona». Voi giovani diventate così deboli, incostanti e portati al facile scoraggiamento, incapaci di reggere decisioni che implicano un alto prezzo «personale». Ma essere in fuga di fronte anche alle minime difficoltà, significa non raggiungere mai un ideale. Le mete grandi e belle non si ottengono con formule magiche e in tempi brevi: richiedono lunghi sforzi e diversi tentativi.
Allora ho deciso di pregare durante tutta la durata del  vostro campo base perché vi via chiaro, il mistero del «sacrificio di Gesù». Soprattutto l'intima unità tra sacrificio e amore: "Nessuno ha un amore più grande di questo: morire per i propri amici".
anonimo

IL RIENTRO
Click to play this Smilebox slideshowIl primo novembre del 2016, alle ore 19.00 la “Chiesa” gremita ed in festa ha accolto con gioia  il rientro dai 3 giorni del 28º Campo Base svoltosi presso il Centro Utopia, centro sociale e ricreativo della Parrocchia Madonna del Buon Consiglio in Santa Lucia ad Augusta. La comunità raggiante ha accolto, inneggiando lo Spirito Santo, i giovani campisti. Tante le testimonianze presentate dai numerosi nuovi ragazzi e ragazze che, gioiosamente, hanno raccontando la propria esperienza - esperienza che precede tra qualche anno alla partecipazione al “Cursillo” degli adulti. Entusiasmo alle stelle e tanta voglia di vivere hanno caratterizzato la serata tra testimonianze e canti. Sentito e toccante il discorso conclusivo del giovanissimo Rettore e del Padre Spirituale, don Angelo Saraceno, i quali hanno trattato anche il tema sociale che coinvolge oggi questi ragazzi, figli nostri, costretti dopo lo studio universitario a lasciare il proprio ambiente ed i loro amici per emigrare,  sperando in un futuro dignitoso.  La serata si è conclusa con la rituale consegna del regalino, testimonianza della partecipazione al 28° Campo Base, e con la raccomandazione che “Dio conta su di te”.
Giulio Morello

martedì 1 novembre 2016

ANDREA CAMILLERI CI RACCONTA





"IL GIORNO DEI MORTI"

Fino al 1943, nella nottata che passava tra il primo e il due di novembre, ogni casa siciliana dove c’era un picciliddro si popolava di morti a lui familiari. Non fantasmi col linzòlo bianco e con lo scrùscio di catene, si badi bene, non quelli che fanno spavento, ma tali e quali si vedevano nelle fotografie esposte in salotto, consunti, il mezzo sorriso d’occasione stampato sulla faccia, il vestito buono