venerdì 23 dicembre 2016

L'OTTAVA DI S.LUCIA

Gli atti di venerazione alla Madonna vanno da quelli più grandi e solenni a quelli più semplici e comuni. Non tutti possono offrire alla Madonna  grandi atti e opere di venerazione, tutti però possono compiere  atti di devozione alla loro portata.

Click to play this Smilebox slideshowGiorno 20 dicembre, giornata tradizionalmente definita dai siracusani come "l'ottava", il simulacro di santa Lucia che torna in processione in cattedrale osserva diverse soste molto sentite dai fedeli, come quella al santuario della Madonna delle Lacrime. 

In questa occasione avviene "l'incontro" tra la santa e Maria attorno al quale si stringe la comunità del tempio Mariano con il suo rettore che tiene un breve discorso alla cittadinanza. 

Tra i portatori della varetta  (in italiano= piccolo fercolo) della Madonna, fatto insolito per un sacerdote, c’è stato don Raffaele Aprile, un cursillista dell’ultima ora, il quale si è sentito davvero portatore di Maria. Per don Raffaele questi momenti sono stati una grazia, un onore, una vocazione ed una missione.

LM

martedì 20 dicembre 2016

IL CONDOMINIO - UN AMBIENTE

Guardando il panorama delle nostre città, ci domandiamo: come vivere da cristiani in un condominio che, spesso, sembra così disumano e disumanizzante. In un grande condominio non ci si conosce, non ci si frequenta e molte volte non ci si saluta neppure.

Click to play this Smilebox slideshowDobbiamo, allora, tener presente che oggi nei condomini noi cristiani non siamo gli unici evangelizzatori, la multiculturità produce altri “profeti” più ascoltati di noi… Allora, c’è ancora spazio per noi cristiani nei condomini ? Cosa possiamo offrire al nostro condominio? Possiamo offrire momenti di incontro, di comunione e di dialogo che aiutino la gente a uscire dal chiuso della propria abitazione, a superare le proprie chiusure egoistiche e la propria indifferenza, possiamo offrire delle occasioni che sappiano trasmettere la “mistica” del vivere insieme, dove ciascuno ha qualcosa di prezioso da dare agli altri. Da qui l’urgenza di una presenza cristiana incisiva e visibile nell’ambiente in cui vive. Prendersi cura del proprio condominio significa volere un Vangelo vissuto fino in fondo che supera dissapori, incomprensioni e genera la gioia.
Luigi Majorca 

domenica 18 dicembre 2016

GLI AUGURI DI NATALE

Anche quest'anno siamo ormai prossimi al S. Natale e alla magia che lo irradia . L'aria che respiriamo in questi giorni, sembra essere diversa: più pulita, più leggera, più salutare per il nostro benessere e per quello di chi ci sta accanto e non solo.
E' il miracolo della solidarietà e della bontà che sono in noi e che, almeno una volta all'anno, vengono allo scoperto e ci portano ad essere più consapevoli del nostro essere cristiani.
E' questo l'augurio che faccio a tutti voi e alle vostre famiglie.
De Colores.

Luigi Majorca

ROBERTO CAMELIA L'ARBITRO CON LA PROTESI

Oggi il disabile può contribuire alla diffusione di informazioni che valorizzano storie di sport di soggetti con difficoltà. Per questo motivo l'avv. Majorca in occasione della conviviale degli auguri del 15 dicembre 2016 ha presentato il curriculum di Roberto Camelia, conosciuto come l'arbitro con la protesi, ammettendolo a socio del Panathlon International, club di Siracusa. Raccontare la sua storia, storia di persona con disabilità che, nonostante le molte difficoltà, è riuscita a praticare e conservare la passione per la box, esercitando l’attività di arbitro federale, unico esempio conosciuto al mondo, diventa esempio per tutti quei soggetti che nella situazione di disabilità hanno paura di esporsi e diventano bersaglio di discriminazione. 
Approfondire la storia di questo atleta, che con la protesi alla gamba sinistra, conseguenza di un suo gesto generoso volto a soccorrere ed a salvare un automobilista uscito fuori strada, fa comprendere come un atleta può superare realmente gli ostacoli, le difficoltà, le paure e i timori di un diversamente abile.  Il socio Majorca, già presidente di questo club, conclude associando Roberto Camelia, il diversamente abile, all’idea di “atleta”, il che significa ritenerlo coraggioso, capace di impegno sociale, rispettoso della persona ed autentico testimonial della disabilità.
Il presidente del Panathlon International, club di Siracusa.

Rodolfo Zappalà

sabato 17 dicembre 2016

UN CORDIALE BENVENUTO A S.E. MONS. PAPPALARDO

Eccellenza,
desidero rivolgerLe un cordiale benvenuto e mi faccio interprete dei sentimenti di cordiale accoglienza di tutti i presenti e di padre Angelo. E’ bello per noi essere qui con Lei: la Sua visita pastorale .... è occasione di crescita, di confronto, di un “prendersi a cuore” per il bene del nostro movimento e per la Chiesa tutta; la Sua scelta di incontrarci ci stimola a fare un cammino insieme.

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L’incontro di oggi ci aiuta a riscoprire la gioia dell’avvento e di credere, e ritrovare ancora forza e l’entusiasmo nel comunicare la Fede nel nostro 51° cursillo Uomini.
Questa visita pastorale é per noi uno stimolo a fare melio ma è anche un rimarcare il nostro senso di responsabilità per bene comunicare ai cd. Lontani il primo annuncio, quello della buona novella.  Il nostro compito (….. omissis) è quello di far nascere straordinari desideri, quelli di conoscere Cristo, che sanno di Bene perchè originati nel Bene e per il bene della nostra diocesi, desideri che ci richiamano a tornare all’essenziale e che fanno dell’essenziale la nostra ragione di vita ……….

Grazie Eccellenza

mercoledì 14 dicembre 2016

I NOSTRI ALBERI DI NATALE

 L'albero di Natale è, con la tradizione del presepe, una delle più diffuse usanze natalizie. Si prepara a partire dall'8 dicembre, (giorno dell'Immacolata Concezione).  “L’albero, inteso come simbolo di vita, era diffuso in tutte le culture, anche prima della nascita del cristianesimo. Il motivo caratteristico, nell’uso cristiano dell’albero di Natale, sta nella contrapposizione simbolica di Adamo ed Eva (raffiguranti l’umanità intera), provati e caduti davanti all’albero dell’Eden, che si ritrovano, con la nascita di Gesù Cristo, davanti all’albero della vita, perdonati e riconciliati”.
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Non importa cosa troviamo sotto l’albero, ma chi troviamo intorno a noi. Agli occhi dei nostri nipotini, affascinati dalle palle colorate, luci, colori, angeli, dolcini e frutta colorata, è un vivere un sogno ad occhi aperti.
Sotto l’albero, poi, giochi, giocattoli e balocchi che tuttavia  ci devono far riflettere e pensare a quei milioni di bambini che non ebbero mai un regalo di Natale, e che per loro ogni giorno è uguale all’altro e non è mai festa. "Se un bimbo resta senza niente, anche uno solo, piccolo e che non si sente piangere, Natale è tutto sbagliato, perché se non riusciamo a trovare il Natale nel nostro cuore, non potremo trovarlo sicuramente sotto un albero".
Luigi Majorca 

venerdì 9 dicembre 2016

I NOSTRI PRESEPI

Nel presepe un’impronta caratterizzante di ciascuno di noi

Click to play this Smilebox slideshow La mostra dei presepi  non è un semplice episodio caro alle  tradizioni cristiane. Qualcuno ha detto che  il presepe «esprime un intenso sentimento religioso e trasmette un messaggio di pace e di fraternità universale»


Il Natale di quest’anno  giunge in un contesto sociale globalizzato difficile e dai risvolti ancora imprevedibili, forse anche  per la violenza rimasta nei nostri pensieri. Il presepe evoca la natività di Gesù che molti di noi hanno ricreato, custodito e pensato. 
Il presepe non lo hanno inventato i teologi, né  segue  il testo delle  Sacre Scritture. Le presenze raffigurate non sono storiche ma atti di fede sommatisi nel tempo, attraverso vecchie e nuove tradizioni o altro (pensate alle  statuette napoletane). Ogni presepe è sempre diverso,  sentiamo il bisogno di reiventarlo con l’intento   di rappresentare la buona novella, la quale assorbe mode e  tendenze che aggiorniamo a seconda dei nostri bisogni ed i nostri sentimenti.   
Il presepe lo facciamo noi perché é nostro il desiderio di ritornare alle radici cristiane, perché  siamo noi che andiamo a cercare una speranza, perché anche noi facciamo parte del nostro presepe senza averlo mai saputo.
Luigi Majorca

giovedì 1 dicembre 2016

IL SILENZIO DI DON RAFFAELE

Non intendo essere un critico delle poesie del mio amico don Raffaele Aprile, ma mi accontento di dire la mia, come qualunque lettore, sulle sue sensibilità ispirate.
C’è il silenzio di Gesù di fronte alle domande pretestuose, o inutili, di chi finge di interrogarlo, c’è il silenzio che Gesù impone a chi vorrebbe parlare di Lui,   c’è anche il silenzio dell’uomo che si interroga, c’è anche il silenzio di don Raffaele. Il suo silenzio é quello che parla se tu lo ascolti, il silenzio che conosce l’amore e lo conduce a  Cristo. Don Raffaele preferisce il silenzio dello sguardo di una mamma (Lo sguardo), l’ebrezza del muoversi delle foglie al mattino (Le foglie), il silenzio della solitudine (Solitudine), i rumori silenziosi della natura che lo circonda (Panorama) il silenzio dei passi del Padre che nel silenzio lo ascolta (Ascolto).
Il silenzio dell’uomo Raffaele è quello che contempla la morte e la rigenerazione dell’anima nel segno del Cristo risorto e si interroga sul mistero delle lacrime di Maria durante le sue preghiere davanti al tabernacolo  del Santuario della Madonnina, in un momento di “attesa” silenziosa, nel silenzioso rifiuto di un mondo globalizzato diventato sempre più urlato e sempre più disumano.

Luigi Majorca

martedì 29 novembre 2016

L’IMPORTANZA DEL VOLONTARIATO


Click to play this Smilebox slideshowLunedì 28 novembre nella chiesa S. Lucia di Augusta si è svolto  un impegnativo convegno sul tema “l’importanza del volontariato nelle malattie oncoematologiche”.
Il convegno è stato organizzato dai Cursillos di Cristianità, ultreya di Augusta, rappresentata da Giuseppe Tringali e dai giovani cattolici di Augusta rappresentati da Rosaria Sicari.  Un tema purtroppo sempre più attuale nella città di Augusta.


E’ stata un’opportunità unica di informazione/formazione con relatori di eccezionale valore. Il gruppo degli studiosi hanno dispensato informazioni ed esperienze, favorendo così un arricchimento delle conoscenze sulle "malattie oncoematologiche” a tutti i presenti.
La prolusione è stata di don Angelo Saraceno, che si è  soffermato sulla importanza del “donarsi” nel volontariato rispetto al “regalarsi”.
Il primo relatore è stato il Signor Claudio Tordonato, presidente dell’AIL (Associazione italiana contro le leucemie, linfomi e melanoma,) il quale si è soffermato sulla benemerita attività ultranovennale dell’associazione.
E’ seguita una particolareggiata relazione del dott. Salvatore Ponzio, presidente del Gruppo Donatori Sangue Fratres di Augusta, un’associazione di ispirazione cristiana che è nata nel 1984 con lo scopo di diffondere nel territorio di un’adeguata coscienza sulla donazione del sangue e dei suoi emocomponenti.
Il dott. Salvatore Di Fazio, responsabile della U.O.S. di medicina trasfusionale si è soffermato sulle “attività e le prestazioni di supporto trasfusionale in ematologia”.
Il relatore dott. Dario Genovese, direttore dei servizi di immunoematologia e medicina trasfusionale della ASP 8 di Siracusa, ha esaurientemente argomentato sulla raccolta del sangue e sulle applicazioni dei nuovi requisiti di qualità e sicurezza che nel tempo hanno reso assolutamente sicura la trasfusione.
Infine il Professore Francesco Di Raimondo, ordinario di ematologia Generale, Clinica e di Laboratorio dell’università di Catania, ha deliziato i presenti sulla importanza della “aderenza” del malato alle cure e sul “rapporto” interpersonale tra medico e paziente.
Luigi Majorca

venerdì 25 novembre 2016

LA VIVENZA

Questo nostro fratello non presenta tutte le sue paure: la paura dinanzi al futuro e a situazioni difficili; non presenta tutte le sue insicurezze, i  suoi dubbi e le sue incertezze; non si sente come in mezzo ad una tempesta;  Cristo è il suo coraggio, la sua sicurezza, il suo punto d’appoggio, la sua forza di vivere e di agirePer ricordare il grande invito a “non avere paura”  questo nostro fratello apre le porte a Cristo perché Lui sa cosa c’è dentro il cuore dell’uomo.
 LA VIVENZA
Cari amici e fratelli cursillisti,oggi avrei dovuto essere a Frascati per partecipare al 111* cursillo responsabili.
Il Signore mi ha chiamato in un altro" cursillo".
Mi trovo a Ragusa in ospedale per assistere mia moglie già da otto giorni.
Cari fratelli vi garantisco che qui la presenza del Signore si percepisce molto distintamente, quasi come il nostro secondo giorno davanti al Santissimo. Per motivi di orario mi capita spesso di trovarmi nella piccola cappella dell'ospedale, ebbene non immaginavo mai quante persone ( medici, infermieri, pazienti e familiari), si fermassero per un saluto ed una preghiera davanti al Santissimo ed al Sacro Cuore di GESÙ.
Ho capito che era questo il mio cursillo , dare anche qui , lontano da casa, la mia testimonianza di fede.
Vi sembrerò un po' sciocco ma anche questo mi ha aiutato a trovare le persone giuste nel momento giusto per accudire al meglio la mia amata moglie.
Ed allora quale migliore occasione per dedicare al 111*cursillo responsabili e ai due cursillos della Diocesi di Siracusa, questo mio peregrinare fra i reparti della sofferenza, tentando di dare almeno un saluto cordiale e un sorriso ai tanti che qui soffrono molto più di me e di mia moglie; 
Giungano al Signore le nostre preghiere per tutti Voi , certo che Voi ci darete quel sostegno, che se richiesto, solo Lui può concedere.
Un abbraccio fraterno e DECOLORES


Un Fratello dell’ultreya di Sortino

martedì 15 novembre 2016

RITROVIAMO L’ENTUSIASMO DI EVANGELIZZARE

Il 10 novembre 2016, presso il Centro Utopia di Augusta, si sono riuniti i cursillisti dell’arcidiocesi di Siracusa, quelli che  si sono dichiarati disposti a fare pre-cursillo per la buona riuscita del 51° Cursillo Uomini e del 30° Cursillo Donne, programmati rispettivamente  con inizio il  2 febbraio 2017 e il 8 febbraio 2017.

Una iniziativa che dovrebbe assicurare una maggiore partecipazione  ai due corsi rispetto al passato.
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 Don Angelo Saraceno e don Gigi Magnano, animatore spirituale diocesano, hanno proposto un semplice programma da seguire, che assai sinteticamente riportiamo:

Dal 21 al 27 novembre 2016 dedicarsi alla preghiera;

Dal 28 novembre al 5 dicembre 2016 consegnare al SS.mo l’elenco dei nomi su cui ci si sta sforzando di pre-evangelizzare;

Dal 6 dicembre al 15 gennaio 2017 completare e consegnare le schede di adesione al Cursillo.

La vita frenetica, la fretta a cui ogni giorno siamo sottoposti e a cui siamo abituati, si riflette negativamente sulla nostra preghiera, ma ogni vero intercessore trova il modo di stare davanti a Dio.
Bisogna pregare, pregare sempre. Pregare è sempre possibile:” È possibile anche al mercato o durante una passeggiata solitaria. È possibile pure nel vostro negozio, sia mentre comprate sia mentre vendete, o anche mentre cucinate” (S. Giovanni Crisostomo).
-Dobbiamo pregare perché Dio ci comanda di farlo (Filippesi 4:6-7).
-Dobbiamo pregare per avere un mezzo per rafforzare spiritualmente gli altri (Efesini 6:18-19).
-Dobbiamo Pregare perché abbiamo la promessa di Dio che le nostre preghiere non sono fatte invano, (Matteo 6:6; Romani 8:26-27).
-Dobbiamo pregare perché Dio ha promesso che quando chiediamo qualcosa che sia in armonia con la Sua volontà, Egli ce lo darà (1 Giovanni 5:14-15).
Luigi Majorca

lunedì 14 novembre 2016

GRAZIE DOMENICO

Tra poco meno di tre mesi inizieremo il 51° Cursillo Uomini dell’arcidiocesi di Siracusa,  il mio primo Cursillo da rettore dopo 26 anni di appartenenza al movimento. Gli amici hanno avuto  l’idea di regalarmi e di regalarsi un bel logo!
 Speriamo vi piaccia!
 


La realizzazione di un logo non è mai una operazione facile se si vuole essere originali, così gli amici del  “Gruppo”, dove mi sono inserito, si sono rivolti al fratello Domenico Festa, che ha partecipato il 47° cursillo uomini, dove ero presente come dirigente (ex cameriere).
Domenico ha un bel carattere, è  sempre disponibile e contribuisce a stabilire nel nostro gruppo  un ottimo rapporto di reciproca amicizia.
Orbene la scelta di un logo non è mai casuale, I logo infatti ci deve rappresentare appieno, fornendoci la possibilità di essere riconosciuti dall’esterno semplicemente attraverso di esso. Deve inoltre essere coerente con il messaggio che vogliamo trasmettere e possibilmente non deve risultare mai banale e scontato.
Nella scelta l’istinto fa sicuramente la sua parte. Quando Domenico ci ha presentato il  logo del 51° cursillo uomini è stato amore a prima vista. Abbiamo vagliato, abbiamo riflettuto, e poi abbiamo confermato la sua scelta.

venerdì 11 novembre 2016

PERCHÉ PREGARE PER I PROSSIMI CURSILLOS UOMINI E DONNE.


Questo è stato il tema sviluppato da don Angelo Saraceno all’ultreya di Augusta.
Sull’interessante domanda circa l’utilità della preghiera di tutti i cursillisti della arcidiocesi di Siracusa, don Angelo Saraceno si è speso con argomenti assai convincenti, soprattutto partendo dal fatto che Dio conosce già i nostri pensieri i nostri propositi ed   i nostri obiettivi.
Pertanto, pregare significa manifestare consapevolmente e liberamente la propria fede e la propria intenzione di fondare un rapporto di intimità con Dio per favorire l’evangelizzazione dei nuovi cursisti e cursiste che si apprestano a partecipare ai due cursillos.
Possiamo, allora, ribadire che la preghiera è un esercizio di cosciente affidamento. Recentemente Papa Francesco ha detto che   Dio ci invita a pregare con insistenza non perché non sa di che cosa abbiamo bisogno ma perché nel nostro cammino quotidiano, il Signore non ci abbandona mai, non è lontano, è sempre al nostro fianco ed è   il nostro alleato.
Dio ha chiamato tutti i cursillisti ad essere intercessori, quindi dobbiamo pregare senza stancarci. 


Luigi Majorca

martedì 8 novembre 2016

LA RUBRICA DI MARCO BAUDO


Da qualche giorno sono tornati i ragazzi dal 28° campo base. Anche per loro tre giorni lontani dal tumulto incessante della vita quotidiana. Anche per loro la sperimentazione del silenzio. “Entra nel silenzio e sappi che io sono Dio”, ci ricorda con forza la Bibbia. “Le grandi verità si insegnano solo nel silenzio” così si esprimeva ammirevolmente Louis-Claude de Saint-Martin.
Questi ragazzi, lontani dall’agitazione del loro mentale, hanno avuto la possibilità di ascoltare il proprio Sé e di sperimentare la loro vera natura. Entrare nel silenzio però non deve significare fuggire dalle responsabilità o scappare dalla realtà della vita. I veri missionari di Dio, come certamente saranno questi giovani, dovranno temprarsi nel mondo, a contatto del fuoco della sofferenza e delle prove.
E’ in questa prospettiva che dovranno realizzare, sperimentare e ri-vivere l’esperienza appena trascorsa.
Marco Baudo 

COS’È IL CAMPO BASE?

“Quando ho conosciuto questa “esperienza” me ne sono subito innamorato ed ho pensato di poterla proporre alle centinaia di giovani che quotidianamente incontro"
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"Insieme al gruppo “educatori responsabili” dei giovani abbiamo, seguendo i segni che il Signore man mano ci ha fatto scoprire, rielaborato ed adattato l’esperienza del cursillo alla nostra situazione. Credo che il Campo Base richieda innanzi tutto una motivazione di fondo che spinga il giovane oltre che a porsi le “domande” anche ad essere, onestamente e lealmente, disponibile ad accogliere senza pregiudizi una proposta. Infatti il Campo Base vuole essere una “proposta-esperienza” alla ricerca di Dio “Egli che non è lontano da coloro che lo cercano con il cuore sincero”.
Ho voluto raccogliere delle testimonianze riportate dai giovani che hanno vissuto questa esperienza per fermare la memoria all’entusiasmo del primo incontro e ritrovare nel leggere, la forza di andare sempre più avanti.
Sono cosciente che il Campo Base è solo l’inizio di un cammino che va sempre alimentato attraverso la preghiera, lo studio e l’impegno apostolico."
 Don Angelo Saraceno
( dal testo “ Abbiamo incontrato Cristo- 18 anni … Campo Base” edito dalla Parrocchia S. Lucia – Augusta – Ottobre 2006)
  


giovedì 3 novembre 2016

ULTREYA DI AUGUSTA - CONCLUSO IL 28° CAMPO BASE


L'INTENDENZA

Inconsciamente, voi ragazzi di oggi siete portati a superare le difficoltà con   soluzioni già confezionate. 
In un mondo in cui tutto si compra e si vende, paradossalmente, fate tutto per non «pagare di persona». Voi giovani diventate così deboli, incostanti e portati al facile scoraggiamento, incapaci di reggere decisioni che implicano un alto prezzo «personale». Ma essere in fuga di fronte anche alle minime difficoltà, significa non raggiungere mai un ideale. Le mete grandi e belle non si ottengono con formule magiche e in tempi brevi: richiedono lunghi sforzi e diversi tentativi.
Allora ho deciso di pregare durante tutta la durata del  vostro campo base perché vi via chiaro, il mistero del «sacrificio di Gesù». Soprattutto l'intima unità tra sacrificio e amore: "Nessuno ha un amore più grande di questo: morire per i propri amici".
anonimo

IL RIENTRO
Click to play this Smilebox slideshowIl primo novembre del 2016, alle ore 19.00 la “Chiesa” gremita ed in festa ha accolto con gioia  il rientro dai 3 giorni del 28º Campo Base svoltosi presso il Centro Utopia, centro sociale e ricreativo della Parrocchia Madonna del Buon Consiglio in Santa Lucia ad Augusta. La comunità raggiante ha accolto, inneggiando lo Spirito Santo, i giovani campisti. Tante le testimonianze presentate dai numerosi nuovi ragazzi e ragazze che, gioiosamente, hanno raccontando la propria esperienza - esperienza che precede tra qualche anno alla partecipazione al “Cursillo” degli adulti. Entusiasmo alle stelle e tanta voglia di vivere hanno caratterizzato la serata tra testimonianze e canti. Sentito e toccante il discorso conclusivo del giovanissimo Rettore e del Padre Spirituale, don Angelo Saraceno, i quali hanno trattato anche il tema sociale che coinvolge oggi questi ragazzi, figli nostri, costretti dopo lo studio universitario a lasciare il proprio ambiente ed i loro amici per emigrare,  sperando in un futuro dignitoso.  La serata si è conclusa con la rituale consegna del regalino, testimonianza della partecipazione al 28° Campo Base, e con la raccomandazione che “Dio conta su di te”.
Giulio Morello

martedì 1 novembre 2016

ANDREA CAMILLERI CI RACCONTA





"IL GIORNO DEI MORTI"

Fino al 1943, nella nottata che passava tra il primo e il due di novembre, ogni casa siciliana dove c’era un picciliddro si popolava di morti a lui familiari. Non fantasmi col linzòlo bianco e con lo scrùscio di catene, si badi bene, non quelli che fanno spavento, ma tali e quali si vedevano nelle fotografie esposte in salotto, consunti, il mezzo sorriso d’occasione stampato sulla faccia, il vestito buono

lunedì 24 ottobre 2016

SIAMO UN BEL GRUPPO

Siamo un bel gruppo con un buon equilibro tra giovani ed anziani cursillisti, capaci di migliorarsi. C’è tanta voglia di iniziare la preparazione da parte di tutti.
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 Innanzitutto grazie a don Angelo Saraceno per essere stato con noi, nella serata del 22 ottobre dedicata prima all’ascolto del rollo metodologico sul “Il Cursillo nei tre giorni” e successivamente per aver partecipato alla cena condivisa preparata dai “Volontari della Cucina”. La serata era troppo importante, organizzata per diventare ancora più amici, una scelta che ci ha dato molto entusiasmo e tanta voglia di iniziare questa sempre nuova esperienza.
Sì possiamo iniziare. Le mie sensazioni per questo 51° cursillo uomini non possono che essere positive, si é formato un bel gruppo, con un buon equilibrio tra giovani ed anziani cursillisti di esperienza. Inoltre queste mie impressioni sono state confermate dalle belle parole dei tanti miei amici che ho e che ho avuto la fortuna di avere in passato.
Si è  formato un gruppo davvero unito e eccezionale, "Il nostro obiettivo deve essere quello di migliorarci giornalmente, crescere nei singoli e di conseguenza nel gruppo per raggiungere il fine desiderato. Siamo una squadra che ha del grande potenziale ma che deve crescere ancora molto. L'ambiente ci aiuta, è ottimale per lavorare in serenità e con entusiasmo". 
Infine, la novità  per questo 51° cursillo uomini è la prevista preghiera, singola, collettiva e permanente di tutto il movimento. Lo “Spirito Santo” non mancherà di sostenerci.  
Luigi Majorca

domenica 23 ottobre 2016

LA RUBRICA DI MARCO BAUDO

L'UMILTA'

Non voglio nascondere la mia passione per la lettura. Se non fosse per il lavoro, sarei un accanito divoratore di libri. In tutta la letteratura mistica, biografica o commentata, ho sempre trovato dei riferimenti all’umiltà. L’umiltà è il minimo comune multiplo del misticismo. Prendendo per mano un qualunque dizionario troveremo che l’umiltà è definita come la qualità di essere umile; atti di deferenza, cortesia, gentilezza, sottomissione o modestia. Il termine deriva dalla radice latina “humilitas” che vuol dire “piccolezza”. Questa definizione non suggerisce

martedì 4 ottobre 2016

Un incontro non proprio casuale

“Il caso non esiste, e ciò che ci sembra casuale zampilla dal profondo del nostro cuore."
Domenica giorno 2 ottobre ci siamo ritrovati avanti la chiesa di S. Giuseppe a Sortino, alle 10,30 abbiamo partecipato alla S. Messa officiata da quel fantastico sacerdote che si chiama don Gigi Magnano. Siamo molto affezionati a don Gigi, in particolar modo per la sua semplicità e per la sua grandissima sensibilità. Belle le parole dedicate a noi “forestieri in cammino per animare cristianamente gli ambienti”.
A seguire lungo tragitto a piedi, riposo al bar, visita alle bancarelle nel giorno della “Festa del Miele”, poi pranzo condiviso in una trattoria a Melilli.
Un incontro casuale?
A tutti è successo qualche volta che una coincidenza che sembrava così improbabile risultasse poi quasi magica. Pensavamo di fare lo stesso percorso? Ci siamo ritrovati per caso lungo la stessa via ? Abbiamo pensato di pranzare nella stessa trattoria?   
Di sicuro   vi sarà successo di chiamare una persona al telefono nello stesso istante in cui questa stava chiamando voi o di aver avuto un incontro inaspettato in un luogo inaspettato o di aver incontrato proprio la persona di cui avevate bisogno in quell’esatto momento.



Ma è successo proprio questo?
No, no, avevamo proprio voglia di stare insieme e goderci una giornata allegra come si fa tra veri amici.

lunedì 3 ottobre 2016

LA RUBRICA DI MARCO BAUDO


Oggi, lunedì 03 ottobre 2016, ho incontrato i miei fratelli cursillisti di Augusta nell’incontro settimanale c.d. Ultreya. Quest’anno ho partecipato al 50° Cursillos Uomini, così per “caso”. Non conosco esattamente le regole di questo movimento di Cristianità ma la funzione dell’Ultreya, alla quale si partecipa dopo il rientro dal corso, dovrebbe essere, appunto, quella di aiutare i nuovi corsisti alla comprensione. Al momento ascolto in silenzio, d'altronde, quando si ignorano certe cose, quando non le si conoscono in maniera adeguata e sufficiente, non ci si dovrebbe arrogare la libertà di esprimere giudizi.
Questa sera ho sentito parlare, tra l’altro, delle regole del “Cursillos” e della opportunità di attenersi ad esse. Ritengo che

martedì 20 settembre 2016

LE POESIE DI DON RAFFAELE APRILE

Gran successo di visite sulla pagina: “le poesie di don Aprile” del nostro blog.

In questo mondo affollato e cresciuto culturalmente, è ovvio, che oggi si scrive più poesia. Soprattutto poesia, ramo fiorente della letteratura. Chi possiede una mente particolarmente inventiva e fantasia creatrice (talento innato), scrive versi, magari non  troppo impegnativi, che  non hanno bisogno di ‘scalette’ perché il verso è libero ed accessibile.  In alcune sue poesie Don Raffaele scarica le sue pulsioni emozionali inerenti al proprio essere ed al proprio status.
E’ una poetica che si impone, che caratterizza fortemente l’autore.  
E’ una mia impressione, ma don Raffaele sembra scrivere con occhio distaccato, sforzandosi di leggersi, rileggersi, correggersi; soprattutto stringere, eliminare, limare, rifinire. Si compiace di sviluppare un dialogo con Dio e va anche oltre l’Amore, oltre lo standard banalizzante, costringendo il lettore a riflettere, invitandolo a capire.
Si possono scrivere le poesie in tante maniere e don Raffaele  sceglie il proprio stile.
Attendiamo di leggere con curiosità le sue prossime creazioni nella pagina a lui dedicata.
Luigi Majorca

lunedì 22 agosto 2016

UN PRESTIGIOSO INCARICO

Il 21 agosto 2016, il nostro Vescovo, S.E. Mons. Salvatore Pappalardo, ha nominato nuovo Rettore del Santuario della Madonna delle Lacrime don Aurelio Russo, Segretario Arcivescovile, Docente di Sacra Scrittura presso l'ISSR San Metodio di Siracusa e Parroco presso la Parrocchia Maria SS. Mediatrice di tutte le Grazie.
Padre Aurelio inizierà il suo ministero pastorale in Santuario il prossimo 1 settembre, in occasione della conclusione dei festeggiamenti per il 63° anniversario della lacrimazione della Madonnina.
Il movimento ecclesiale dei Cursillos di Cristianità della Arcidiocesi di Siracusa è felice del prestigioso incarico assegnato a don Aurelio, sacerdote di rare qualità spirituali e cursillista avendo preso parte al 44° Cursillo Uomini il 18 novembre 2009
Tutti i cursillisti partecipano alla gioia di questa notizia e sosterranno con la preghiera padre Aurelio in questo nuovo, prestigioso ed impegnativo cammino. Nei giorni, ormai prossimi, di festeggiamenti per il 63° anniversario della lacrimazione della Madonnina alimentiamo e rinnoviamo la nostra devozione a Maria!!

Luigi Majorca

mercoledì 20 luglio 2016

LA PRIMA S. MESSA DI DON RAFFAELE APRILE

E’ stata una domenica piena di emozioni per don Raffaele Aprile, il novello prete che giorno 18 luglio  ha celebrato la sua prima messa nella Parrocchia di San Corrado a Siracusa. Incontenibile la gioia della comunità dei Cursillos di Cristianità dell’arcidiocesi di Siracusa.

Tantissime persone e tantissimi cursillisti hanno partecipato al rito eucaristico dimostrando grande affetto a don Raffaele, affetto esteso ai genitori felici ed emozionati.
Dopo la funzione la festa è continuata con un rinfresco condiviso da tutti i partecipanti.
Click to play this Smilebox slideshow Caro don Raffaele, sei chiamato anche tu ad essere il buon pastore,  chiamato a conoscere ogni uomo che incontrerai per relazionarti con lui ed  avere  un lungo proficuo scambio di affetto, di amicizia vera e profonda.
Sei chiamato a  guardare negli occhi degli uomini per scoprire il desiderio di Dio che è in ciascuno di loro. Sei chiamato ad allontanarti dalle tue sicurezze, per andare incontro ai tanti lontani. Sei chiamato a chiarire dubbi, incoraggiare i delusi ed a confortare gli sfiduciati. Sei chiamato a portare fuori dalle lusinghe del male coloro che hanno smarrito la via  e che pensano di poter fare a meno di Dio, indicando loro il percorso del bene .
Dio ha preparato per te un progetto di amore e ci auguriamo che tu possa compiutamente realizzarlo.
Decolores. Luigi Majorca