lunedì 30 aprile 2018

CINEMA CHE PASSIONE

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 ANCORA CINEFORUM
Il 28 aprile del 2018, al “Centro Utopia” di Augusta  si è svolto il quarto incontro del CINEFORUM,  un progetto che mira a fornire alla Scuola Responsabili la possibilità di utilizzare il cinema come strumento didattico e pedagogico, a sostegno della progettata ordinaria programmazione. 

Una bella commedia, quella proiettata, stimolante e provocatoria, che ha polarizzato l’attenzione sulla protagonista dando luogo ad un serie di interessanti riflessioni.

Ampia condivisione sui tanti temi trattati dal film, caratterizzati sui cambiamenti inaspettati di un particolare modo di vivere.
Appianati difficili rapporti tra padre e figlia, da tempo compromessi, dolorose separazioni ricomposte, donna in carriera consapevole di una vita sbagliata, ambiente di lavoro difficile, il tutto in un contesto proprio della vita americana nella quale i valori della famiglia sono sempre più compromessi.

Terminata la proiezione si è passati alla consueta cena condivisa, preparata dalle solite generose donne cursilliste  instancabili nell’approntare piatti invitanti.

Luigi Majorca

sabato 28 aprile 2018

P. Fernando Armellini - Biblista

Quinta Domenica di Pasqua 
Chi appartiene a Cristo?
«Fuori della chiesa non c'è salvezza». È celebre questa affermazione, pronunciata nel III secolo da Cipriano, vescovo di Cartagine, e non sempre interpretata nel modo corretto.
Molti cristiani in passato hanno commesso l'errore di identificare il regno di Dio con l'istituzione ecclesiale cui appartenevano, hanno ostentato arroganti sicurezze, coltivato pregiudizi nei confronti delle altre religioni e definito gli altri impuri e lontani.
 Nei casi più aberranti sono anche ricorsi alla forza per costringere alla conversione e al battesimo.
Chiesa e regno di Dio non combaciano.
Ci sono zone d'ombra nella chiesa che si autoescludono dal regno di Dio, perché in esse alligna il peccato e ci sono margini enormi al di là dei confini della chiesa che rientrano nel regno di Dio, perché vi agisce lo Spirito.
«Praticante» non equivale a «inserito nel corpo di Cristo».
«Credente» non è colui che si limita alle pratiche religiose: messa, sacramenti, preghiere, devozioni, ma chi, a imitazione di Cristo, pratica la giustizia, la fraternità, la condivisione dei beni, l'ospitalità, la fedeltà, la sincerità, il rifiuto della violenza, il perdono dei nemici, l'impegno per la pace.
La linea di demarcazione fra chi appartiene e chi non appartiene a Cristo non passa nel campo del sacro, ma in quello dell'amore all'uomo e «chiunque pratica la giustizia, a qualunque popolo (e religione) appartenga, è accetto a Dio» (At 10,35).
C) Per interiorizzare il messaggio, ripeteremo:
 «Ovunque germogliano l'amore,
la gioia, la pace e il perdono,
lì è presente lo Spirito del Risorto».

Prima lettura (At 9,26-31)
In quei giorni Paolo,

venerdì 27 aprile 2018

TRA AMICI

Click to play this Smilebox slideshowIl 25 aprile 2018,  abbiamo trascorso una giornata fuori porta tornando, dopo tani anni, nella villa di Carmelo  vicino Palazzolo, in aperta campagna, lontano da rumori, dalla confusione e dal caos della città…… per stare “Tra Amici”.

Ad accoglierci il fratello Carmelo e la sorella Olga,  due simpatici proprietari di un “podere”, diventato nel tempo luogo di tante riunioni ed di allegre giornate e dove spesso il contatto con la natura ci regala uno stato di assoluta rilassatezza, un modo di vivere in armonia con ciò che ci circonda.  
 
Con i nostri amici abbiamo deciso di  gustare sapori genuini e prodotti di stagione.  

E’ stato veramente un bellissimo pranzo ideato, organizzato e sapientemente cucinato dagli  “Amici".
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Il pranzo, nato come momento di 
festa, è diventato occasione di incontro tra vecchi cursillisti, desiderosi di ritrovarsi anche per festeggiare il compleanno dell’amico Carmelo, in ottima salute nonostante l’età.  
Luigi Majorca

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martedì 24 aprile 2018

QUESTO EVENTO LASCERÀ UN SEGNO INDELEBILE NELLA NOSTRA STORIA

“LA VISITA DI PAPA FRANCESCO SULLA TOMBA DI DON TONINO BELLO”. Di Nando Rosato

20 aprile 2018, un venerdì di primavera, una data indimenticabile, un entusiasmo incontenibile per Alessano e per tutto il sud Salento. Una data che ricorda i 25 anni dalla morte di Don tonino Bello e la presenza straordinaria di un Papa straordinario in Alessano. Se Madre Teresa fu “la matita nelle mani di Dio”, don Tonino potrebbe essere la “penna”, di quelle ordinarie, che costano poco ma con cui si possono scrivere grandi capolavori.
La sera del 1° aprile, giorno di Pasqua nel piazzale della cattedrale di Ugento, fu celebrata la Passione di Cristo con personaggi di Ugento alla presenza del  Vescovo Mons. Vito Angiuli e di tutta la popolazione.
Come sempre la rappresentazione fu toccante perché nelle varie fasi, vi furono intermezzi di parole ed azioni fatte da don Tonino durante la sua vita. Ma, ancora più toccante fu la parte finale, quando apparve sul palco Trifone Bello (fratello minore di don Tonino), vestito  con gli abiti da vescovo di suo fratello.

Il cuore dei presenti, compreso me, sussultò sia per la fantastica rassomiglianza con don Tonino e sia per le parole che aggiunse leggendo un dattiloscritto. Gli applausi furono interminabili. Il ricordo resterà indelebile per tutti i presenti.
Click to play this Smilebox slideshowIn occasione della visita del Papa, quanta gente ha mosso don Tonino. Delle ventimila persone presenti, ognuno ha un ricordo, un aneddoto, un incontro che in qualche modo ha migliorato la sua vita. Franco Cirò, già Cancelliere della Pretura di Ugento, racconta che quando don Tonino giocava al calcio con i seminaristi, spesso si metteva in porta.
Quando don Tonino  tirava in porta, se Franco Cirò riusciva a parare, gli bruciavano le mani per la potenza del tiro. Don Tonino era anche un grande comunicatore. La gente stava ore............

sabato 21 aprile 2018

P. Fernando Armellini - Biblista

Quarta domenica di Pasqua
L'epifania di Dio nel pastore che dona la vita.

Non desta meraviglia che, anche in tempi di crisi religiosa, la maggioranza della gente continui a credere in Dio, ma, quando si procede a una verifica dell'identità di questo Dio, spesso si nota che è ben diverso da colui che si è rivelato in Gesù. 

È un Dio che si adegua alla giustizia dell'uomo, premia e punisce in base ai meriti, si compiace del culto, largisce benedizioni ai suoi devoti, proibisce l'adulterio, ma approva l'accumulo dei beni e la loro libera gestione, anzi, diviene, a volte, un socio in affari.
È un Dio che permette di uccidere per legittima difesa ed è, soprattutto, grande, infinito, onnipotente, capace di farsi rispettare.
Questo Dio, così ragionevole, ha trovato accoglienza anche in alcuni catechismi cattolici: e non è difficile da accettare.
Un giorno però, in Gesù, il vero Dio si è presentato agli uomini completamente diverso: frequentava i peccatori e stava con gli esclusi, si è lasciato sputare in faccia senza reagire, ha amato chi lo inchiodava su una croce, non era né onnipotente né infinito.
Di fronte a questo Dio debole, incapace di difendersi, la fede di tutti è vacillata e Pietro, quando ha giurato di non conoscerlo (Mc 14,71), ha parlato - credo - anche in nome della grande maggioranza dei cristiani.
Credere in un Dio così è difficile: significa riporre la propria gloria nel farsi piccoli per amore.
C) Per interiorizzare il messaggio, ripeteremo:
«Dovrò passare per valli oscure, ma non temo. 
Mi fido del pastore che mi guida».

Prima lettura (At 4,8-12)
Allora Pietro, pieno di Spirito Santo, disse loro

martedì 17 aprile 2018

ANGELA E SILVANA… BENVENUTE


UN CUORE GONFIO DI CRISTO
È stata davvero una bellissima serata quella di lunedì 16 aprile 2018 per i tanti fratelli e sorelle dell’affollata Ultreya di Augusta che  hanno salutato e accolto le due nuove sorelle  reduci dal 31° Cursillo Donne.
Si respirava la particolare aria che ben conosce chi ha esperienza all’interno del Movimento dei Cursillos di Cristianità. Atmosfera di calore, di entusiasmo, di gioiosa accoglienza oltre che di condivisione di ciò che di più bello esprime l’animo umano  quando ha conosciuto o ha riscoperto Cristo.
 IL cuore è lo specchio dell’anima che riflette noi stessi, il cuore di queste due sorelle appare subito   ripieno di amore e di Spirito Santo. Un cuore gonfio di Cristo.  I  loro occhi riflettono  la luce di Dio, si vede che in loro è cambiato qualche cosa.
Mi viene in mente  il brano del Vangelo secondo Matteo capitolo 11, 28-30 : Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore,    e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero.” 
Click to play this Smilebox slideshowEcco, a sentirli nel loro quarto giorno,  c'è un approccio diverso anche nel parlare di Dio, é cambiato qualcosa in loro e mi pare stiano tornando a quel qualcosa che si era affievolito negli anni.
Auguriamo loro di proseguire su questo cammino perché possano andare incontro a cose sempre migliori.
Auguriamo loro di avere un cuore gonfio di Cristo, mite e silenzioso. Un Cuore che sa fare silenzio dentro di sè…perché solo così un cuore può ascoltare l’altro. Nel silenzio del loro cuore riusciranno a trovare Dio, a sentire la sua voce,  un cuore silenzioso riesce ad accogliere l’altro, a sentire i bisogni, i problemi, le difficoltà degli altri…e riesce ad accogliere tutto con gioia: “il loro gioco sarà dolce il loro carico sarà leggero”.
Dopo le testimonianza di Angela e Silvana sono intervenute le due responsabili Carmela ed Antonella.
Quanta paura, quanta incertezza, quanto tremore per la loro prima esperienza, poi la decisione, la certezza, infine la narrazione si fa incalzate per diventare commovente, bellissime testimonianze di una rinnovata fede in Cristo.
Luigi Majorca

lunedì 16 aprile 2018

SEMPRE PIU’ CONDIVISE LE POESIE DI DON RAFFAELE



Giorno 15 aprile 2018 presso il salone della Parrocchia Cuore Immacolato di Maria e di Sant’Anna in Carlentini, la scrittrice Maria Lucia Riccioli ed il parroco don Marco Pandolfo hanno presentato con successo il libro di poesie "Innamorato del cielo" di don Raffaele Aprile. 



Buona è stata la partecipazione di intenditori di buone poesie.




La conclusione più bella di queste poesie-preghiere è stata quella alla Madonna delle Lacrime. Qui don Raffaele ha raggiunto il vertice dell’espressione poetica. “Le tue lacrime, o Madre,/ nel tuo volto,/ sono come rugiada di pace che scende sulla nostra vita;/ sono lacrime come di un Battesimo/ che  ci confermano ancora/ di essere figli di Dio.”
L’immagine della rugiada evoca l’idea della tenerezza, della dolcezza, della soavità: rugiada di pace è detta Colei che è Regina della pace.

venerdì 13 aprile 2018

PRESENTATO AD AVOLA IL LIBRO “ INNAMORATO DEL CIELO”

Don Raffaele Aprile poeta emergente
Di Giuseppe La Delfa

Don Raffaele Aprile nato ad Augusta (SR) il 14-12-1975.Svolge il suo servizio pastorale presso il Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa. In questo mondo globalizzato culturalmente, che oggi si scrive più poesia. Soprattutto liriche, ramo fiorente della letteratura. Chi possiede una mente particolarmente inventiva e fantasia creatrice (talento innato), scrive versi, che non hanno bisogno di ‘scalette’ perché il verso è libero ed accessibile.  In alcune sue poesie Don Raffaele scarica le sue pulsioni emozionali inerenti al proprio essere ed al proprio status. E’ una poetica che si impone, che caratterizza fortemente l’autore.  

E’ una mia impressione, ma don Raffaele sembra scrivere con occhio distaccato, sforzandosi di leggersi, rileggersi, correggersi; soprattutto stringere, eliminare, limare, rifinire. Si compiace di sviluppare un dialogo con Dio e va anche oltre l’Amore oltre lo standard banalizzante, costringendo il lettore a riflettere, invitandolo a capire. Papa Francesco ha recentemente accolto il dono delle poesie di don Raffaele.  Don Raffaele Aprile ha partecipato a diversi concorsi letterari, compreso la partecipazione all’antologia poetica letteraria a cura del prof. Dott. Giuseppe La Delfa in omaggio a Luigi Pirandello. 

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Il nostro poeta, ha ricevuto inoltre  un altro  riconoscimento di Sua Santità Papa Francesco per le sue poesie- preghiere del libro già citato e  pubblicato assieme ad altri poeti e scrittori . Sta pubblicando un libro con una casa editrice siciliana e partecipato a Favara ad un concorso poetico prestigioso, inoltre a Messina ha inviato e partecipato con  sue poesie (silloge) all’associazione ASAS della poetessa- pittrice  Flavia Vizzari. Recentemente ha partecipato anche ad una raccolta di poesie per L’Anteas di Siracusa . Adesso è in procinto di partecipare ad una nuova prestigiosa antologia dedicata al   poeta Ignazio Buttitta. Ad  maiora semper.

mercoledì 11 aprile 2018

NON NEGHIAMO “LA PALANCA”, UNA GOCCIA D’ACQUA PURA


Ignazio Paternostro della diocesi di Monreale e tutto il 109° cursillo per responsabili ci chiedono preghiere ed intendenze per la buona riuscita del 40° cursillo uomini che si svolgerà il 18 aprile 2018 nella detta diocesi.





 La foto inviataci raffigura la cappelletta dove tutti i fratelli e le sorelle della diocesi di Monreale si recano per l’adorazione quotidiana.





Le intendenze potete inviarle a ignazio.paternostro@gmail.com

venerdì 6 aprile 2018

SCEGLIERE NON E’ AFFIDARSI AL CASO


La nostra guida turistica: una risorsa.
Gentiloni tra il barocco di Modica accompagnato dalla guida siracusana Lucia Majorca
  
Pasquetta siracusana per il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e la moglie Emanuele Mauro, prima della partenza per la capitale. Il presidente ha passeggiato sul lungomare di Ortigia, richiamando l'attenzione di centinaia di turisti. Ieri sera, invece, per Gentiloni, è stato un tour all'insegna delle bellezze barocche di Modica, accompagnato dalla guida turistica siracusana Lucia Majorca. Il premier ha potuto ammirare le bellezze del Duomo di San Giorgio, la basilica di San Pietro ed ha pure visitato la casa di Salvatore Quasimodo. I coniugi Gentiloni non hanno resistito al peccato di gola, assaggiando il cioccolato di Modica, al Caffè dell'Arte di Ignazio Iacono. Poi cena al ristorante di Accursio Capraro in corso Umberto.


mercoledì 4 aprile 2018

LE RICETTE DE "U LOCALE"



Questo piatto, anticamente, veniva preparato dopo aver affrontato un lungo viaggio o quando si effettuava la veglia di cordoglio per la scomparsa di un caro, di amici o parenti poiché è un piatto completo ricco di carboidrati e proteine, come se fosse un primo e un secondo piatto in uno.

Ingredienti per 4 persone.
*200 gr di pasta per brodo
*400 gr di carne tritata di vitello
*Carota e Sedano
*Mezza cipolla bianca
*1 patata 2 It di acqua per il brodo
*Pecorino grattugiato
* Mollica di pane
* Sale
* Peperoncino rosso
* 2 spicchi di aglio
* Prezzemolo Olio extravergine di oliva
*Semi di finocchietto selvatico
* 2 uova
Procedimento per il brodo
Riempire una pentola di acqua e aggiungere la carota, la patata tagliata ,  la cipolla, l'aglio e il sedano tutto tritato finemente realizzando così un brodo vegetale.
Quando il brodo è quasi pronto aggiungere del sale e introdurre le palline precedentemente preparate e quando anch’esse sono cotte aggiun­gere la pasta fino alla cottura.
A cottura ultimata servire con un filo d’ olio e un pizzico di prezzemolo.

Procedimento per le palline.
In una terrina versare la carne tritata con le uova, uno spicchio d’aglio finemente tagliato, un po' di pecorino grattugiato, la mollica di pane, i semi di finocchietto selvatico e un pizzico di peperoncino rosso.
Impastare il composto girando il tutto per bene affinchè diventi omogeneo e ricavare delle palline.