mercoledì 29 marzo 2017

IL PASSERO SI È APPENA SVEGLIATO.

La vivenza di Fabio


Il 2 maggio del 2005, all’età di 17 anni, mio figlio ha avuto un terribile, un tremendo incidente stradale con la moto. Era senza casco ed a seguito dell’incidente, cadendo, ha sbattuto violentemente la testa sull’asfalto.
Le sue condizioni sono apparse subito disperate. In ospedale una dottoressa che lo stava ossigenando artificialmente, scuotendo il capo mi faceva capire che la situazione era  senza speranza.
Ho iniziato, allora a chiedere preghiere insistenti per mio figlio, nel mio ambiente di lavoro e tra gli amici.
Tanta solidarietà è cominciata a diventare il mio nutrimento quotidiano. Il mio affidarmi, poi, totalmente alla Madonna delle lacrime, ha cominciato a darmi forte serenità. Intanto le condizioni di mio figlio continuavano a peggiorare a tal punto che fu necessario un delicatissimo intervento operatorio durato ben 6 ore.
Ma con tutto questo perché non impazzivo? La risposta l’avevo trovata nella fiducia del Signore e nella grande solidarietà dalla quale ero circondato.
Dopo l’intervento, uscendo presto da casa, ho partecipato alla messa e dopo è iniziava l’attesa aspettando le notizie di mio figlio, sempre in coma
Trascorrevano i giorni, poi un giorno che non dimenticherò mai in vita mia, mentre ero seduto a pregare vicino alla sala rianinazioni ho notato che due dottoresse mi guardavano con insistenza ed intuendo il mio timore si avvicinarono sorridendo, come per tranquillizzarmi. 
Guardandomi mi dissero, “Il suo passero si è appena svegliato e cerca il suo Papà”. 
Erano le ore 12,00 del 13 maggio, il giorno della Madonna.
Mio figlio non ha riportato alcun esito invalidante ed è tornato a una vita normale.

Se qualcuno dovesse chiedermi cosa mi ha lasciato questa esperienza, la risposta sarebbe questa : “Ho sperimentato la fiducia nel Signore”.

APRIAMO IL NOSTRO CUORE A GESU’

La vivenza di Ivan.
Una domenica ricevo una telefonata da un amico che mi dice: “c’è una copia di persone che vive all’interno di una cabina Enel dismessa”.
Io e mia moglie sorpresi dalla notizia, ci siamo recati sul posto per incontrare queste persone e ci rendemmo subito conto che la situazione era disperata, anche perché mancavano di tutto.
Il primo aiuto, oltre a fornire cibo e vestiti, fu quello di ascoltarli.
L’uomo di nome Paolo, aveva perso il lavoro a causa del furto della sua moto ape.
E’ stato in quel momento che abbiamo compreso qual’era l’aiuto necessario:” l’acquisto di un’altra moto ape”.
Nel piccolo paese dove vivo, io e mia moglie organizzammo una colletta cittadina. La risposta fu  sorprendente. Raggiungemmo in poco tempo la cifra necessaria.
Non nascondo che la gioia fu grande; proprio un bel momento.
La coppia, Paolo ed Enza, attualmente hanno un tetto dove vivere, anche grazie all’intervento della giunta comunale, sensibilizzata al loro problema.
Lui è tornato a lavorare ed è felice per la riacquistata dignità ed indipendenza.

La speranza di un futuro migliore deve essere sempre viva fin quando apriamo il nostro cuore a Gesù.

lunedì 27 marzo 2017

CON GLI OCCHI ED IL CUORE DI CRISTO

La vivenza di Giulio

 All’interno della parrocchia svolgo un servizio di volontariato nella Caritas, in aiuto dei fratelli più bisognosi. Tante sono le richieste di aiuto da parte di famiglie e di persone sole che vivono nel disagio. 
Un giorno Angelo, persona sola ed emarginata da tutti, mi parla del suo problema: ha gli occhi arrossati e lacrimanti, non ci vede bene e mi chiede di aiutarlo. Certo al momento non ho potuto fare altro che ascoltare la sua richiesta e rassicurarlo che ne avrei parlato con il parroco, e così feci. Angelo è persona, gentile, umile e discreta, andando oltre il mio compito, decisi di aiutarlo personalmente dedicandogli un po’ del mio tempo e del mio denaro.
Lo accompagnai ad una serie di visite mediche ed oculistiche che evidenziarono una forma di cataratta in stato avanzato e per la quale urgeva la necessità di rimuoverla, visto che rischiava la cecità. Così, dopo circa sei mesi arrivò il giorno dell’intervento; sono stato al suo fianco per tutto il tempo dell’intervento in day ospital. Tutto è andato bene e l’ho riaccompagnato a casa. Lungo il tragitto mi chiese se poteva farmi una domanda, “certo, gli rispondo, dimmi tutto” “Perché fai tutto questo ad uno sconosciuto ? Gli risposi “ Angelo ho fatto a quello che vorrei fosse fatto a me” Non disse più niente. Ma era chiaro in me che in lui avevo visto una situazione con gli occhi ed il cuore di Cristo.

domenica 26 marzo 2017

IL CURSILLO TI FORMA ALLA VITA

La revisione

Giorno 25 marzo 2017 presso un'accogliente sala del “Centro Utopia” di Augusta, l’equipe del 51° Cursillo Uomini si è riunta per un esame scrupoloso del percorso fatto dalla preparazione agli eventi conclusivi.
Click to play this Smilebox slideshowUna preparazione lunga e proficua, un direttore spirituale – don Angelo Saraceno – paziente, scrupoloso, generoso e per nulla invadente; un diacono – Antonio Malfitano convincente nelle sue meditazioni e bravo con la sua chitarra nel riempire con canti gioiosi le tante pause; un rettore modesto ma pur sempre umile e sorridente; una equipe a dir poco fantastica, sempre pronta all’inclusione, all’integrazione, all’accettazione dei nuovi corsisti in una  vera comunità religiosa, dove tutti sono stati pronti a condividere  i valori della singola persona; una fantastica collaborazione delle c.d. “monache” della cucina, eccellenti nella preparazione di menù del tutto originali.
L’equipe si è chiesta: sono stati questi i presupposti che hanno determinato il Successo del 51° Cursillo Uomini e hanno cambiato ed arricchito la vita ai nuovi corsisti?
L’indagine ha provato inutilmente a darsi una risposta razionale.
Alla fine tutti sono arrivati alla convinzione condivisa  che solo la Fede può dare la risposta alle nostre domande, solo nella fede troviamo la dignità e l’uguaglianza di tutti gli essere umani. Ecco perché nel Cursillo siamo tutti fratelli.
Finito l’incontro non è mancata la sorpresa... l’equipe ha avuto regalata una cenetta …. preparata dalle sorelle che non si sono mai risparmiate nel donarsi.
Luigi Majorca

sabato 25 marzo 2017

LA DOPPIA SFIDA

  
Ho assistito domenica 19 alla prima prova del campionato paraolimpico, fase regionale, gare per società, svoltosi al campo scuola Giuseppe Di Natale di Siracusa.
Click to play this Smilebox slideshowStavo parlando con un simpaticissimo diversamente abile che stava per apprestarsi a gareggiare nel lancio del peso per fargli una intervista, quando sono stato interrotto dall’atleta: “Scusami, ma  la passione per vincere la gara è troppo forte, quando io mi tolgo la tuta, metto una maglietta ed entro in competizione … mamma mia che emozione, quanta adrenalina, ora sono troppo concentrato … l’intervista te la farò a  fine patita…..”
Non realizzare un sogno significa vivere in qualche maniera un po’ una sconfitta, ma dalle sconfitte si impara anche di più. Le esperienze più forti si fanno quando si cade e ci si rialza. Tutti sono cresciuti dopo essere caduti.
Gli atleti paraolimpici, forse più di altri, sono stati capaci di uscire da una sconfitta, da uno stato di ‘depressione e scoramento per dare attenzione alla salute del loro corpo e conseguentemente al loro spirito e a quella grande e quotidiana forza d’animo che li spinge a superare i loro limiti. Sono persone da cui è bello apprendere i veri valori della nostra vita.
Nella gara gli atleti diversamente abili sono capaci di vincere una doppia sfida, quella della loro disabilità e quella di competere e di vincere.
Luigi Majorca

giovedì 23 marzo 2017

TUTTI INSIEME

Lunedì 13 marzo 2017 nella Cripta del Santuario è accaduto un evento davvero straordinario. Un rilevante numero di fedeli facenti parte di diversi gruppi di preghiera, osservando con i sacerdoti presenti lo sterile turismo religioso nei vari santuari Mariani sparsi nel mondo, hanno   chiesto di riunirsi tutti in un solo gruppo.

Don Raffaele ed il diacono Distefano che sono stati chiamati a guidare la preghiera comunitaria avranno pensato: questo vuol dire che non siamo noi che cerchiamo Dio, non sono i singoli gruppi nella loro solitudine che cercano Dio, ma è Dio stesso il primo che ci ha cercati, ci ha trovati e ci ha voluti uniti tutti insieme con Maria.

Così tutti  si sono raccolti in preghiera per la Pace nelle famiglie e nel mondo e per le gravi difficoltà che la Chiesa deve affrontare. E’ stato un fatto straordinario che tante persone di buona volontà si siano date casualmente appuntamento per un'ora di preghiera meditata con Maria Regina della Pace e della Famiglia nonché Madonna Delle Lacrime.

Tutti insieme hanno risposto all'accorato appello di una Madre Amorevole che vuole uniti tutti i suoi figli, non divisi in vari gruppi di preghiera. Un'assemblea disomogenea nella sua formazione, tranne nel cuore di Gesù e Maria.
Così si è iniziato a pregare senza  un  preciso programma, ma col cuore contrito e penitente, come questo tempo di quaresima ci invita a fare. Avevamo poco da dare, ma il Signore non ha mancato di moltiplicare.
Terminata la preghiera comunitaria tutti i fedeli si sono dati appuntamento  per il successivo lunedì 20 marzo e così per ogni ulteriore lunedì di quaresima.

Luigi Majorca

mercoledì 22 marzo 2017

CON GLI OCCHI DI GESU’

Il titolo dell’incontro di calcetto sarebbe potuto essere “Il pallone oltre le barriere”
Anche lungo il corso della nostra vita possono sopraggiungere dei momenti di buio nei quali tutte le nostre certezze vengono meno e come ciechi siamo costretti a procedere a tentoni senza sapere bene che senso dare ai nostri giorni, ci ritroviamo prigionieri della nostra povertà e dei nostri limiti, non sapendo più cosa sperare e da chi sperare. Anche per noi la vita può riservare dei momenti di emarginazione, di umiliazione e di incomprensione. 
Ho assistito domenica giorno 19 marzo 2017 ad una partita di calcetto a 5 di serie “A”, presso il campo CSI  di Siracusa, tra due squadre di totalmente ciechi : la quadra siracusana del ASD “Nuovi Orizonti” (campione Italiana 2016) e la ASCUS Lecce (altra squadra pluriblasonata).
Click to play this Smilebox slideshow Per gli spettatori è stata  un’esperienza unica poter guardare come gli atleti, senza l’uso della vista, riescano a mettere in campo il cuore, la mente ed il sudore  al di là di ogni limitazione. Si può giocare con le proprie gambe e con gli occhi di Cristo.
Pensiamo a Gesù ed al cieco di Gerico e alla nostra vita. Pensiamo  alla impotenza e la paura degli uomini di fronte a certe povertà e miserie che è difficile non incontrare lungo il cammino della vita. Quando certe miserie o angosce si presentano sul nostro cammino non facciamoci prendere dalla tentazione, quella di passare oltre, come ha fatto il sacerdote vedendo l'uomo che era incappato nei briganti.
Gesù, invece, ci suggerisce di guardare con amore e con interesse queste persone con disabilità, perché ci stimolano e ci aiutano a guardare al nostro futuro senza timore. 
Luigi Majorca   

martedì 21 marzo 2017

CONTINUA CON SUCCESSO IL CINEFORUM


Sabato giorno 18 marzo 2017 presso “il Centro Utopia di Augusta” è stato proiettato il secondo film del percorso Pasquale.
L’iniziativa dell’ultreya di Augusta è importante anche per gli aspetti di iniziazione, di educazione, di lettura e di dibattito degli argomenti proposti dal film.
Click to play this Smilebox slideshowIl percorso del cineforun del 2017 intende svolgere altresì una funzione   formativa in un contesto di rapporti sociali e di arricchimento culturali e umani nel quadro complessivo di un progetto di vita matura, caratterizzato da orientamenti, scelte personali e di impegno come quelli proposti il movimento dei Cursillos di Cristianità.
Questo secondo appuntamento ha sollecitato il dibattito sui molti valori del nostro vivere quotidiano, forse troppi, tra i quali l’amicizia, la famiglia, il tradimento, la rabbia, la vendetta, l’amore, il perdono ed infine la redenzione.
Come si prevedeva, la presenza è stata anche questa volta numerosa.
Luigi Majorca

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 Le Foto di Orazio

giovedì 9 marzo 2017

UN QUARTO GIORNO DAVVERO SPECIALE

Eccomi qui reduce da una serata molto bella. Il quarto giorno é un lungo giorno che inizia dalla fine del Cursillo e termina con la dipartita da questo mondo. 
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Questo 4° giorno é un’occasione che mi permette di raccontare in chiave realistica  il lato bello  dell’animo dei fratelli e delle sorelle che hanno partecipato ai due cursilli, il 51° Cursillo Uomini ed il 30° Cursillo Donne. Parlo dei fratelli e delle sorelle in Cristo, di coloro che nel loro quarto giorno hanno proclamato di non voler vivere nascondendosi dietro lo scudo delle convenzioni, di non voler vivere le relazioni sociali usando il codice dell’ipocrisia come unica strada per la loro sopravvivenza. Sopravvivenza alle “chiacchiere”, alle “voci”, ai sussurri, alle zizzanie, ai pettegolezzi ed ai sospetti
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 Ho  tratto beneficio, in questa festa, dalle dichiarazioni di uomini e donne che hanno manifestato senza “paracadute” di essere disposti a trovare sempre una buona ragione per amare l’altro. Ma quel che mi ha reso ancor più felice  è che questo amore si è rivelato dietro espliciti propositi ed ancora di più dietro il velo sorridente del nostri nuovi fratelli e sorelle in Cristo.  Spero che questa grande festa  sproni al dialogo. Un dialogo tra persone che si rispettano e, seppure con qualche sforzo,  provino a volersi bene.
Luigi Majorca 

Le belle foto sono di Orazio Arcidiacono

giovedì 2 marzo 2017

CI HA LASCIATO UN AMICO

Mi dispiace avere saputo con molto ritardo della morte del nostro cursillista Antonino Vittorio (dagli amici chiamato “Nino”) che ci ha lasciati qualche  settimana fa, motivo per cui non avendo potuto partecipare al rito funebre, faccio intenzionalmente una  deroga alla linea editoriale del blog pubblicando e dedicando al mio amico un breve ricordo.
Il professore Nino Vittorio,  ha partecipato al 34° cursillo uomini , svoltosi dal 20 al 23 novembre del 2002  nell’istituto P.I.M.E. di Mascalucia.
Lo conoscevo bene, Nino ha avuto una vita piena di soddisfazioni e una famiglia che lo ha amato fino all’ultimo istante. Aveva ancora tanti progetti da portare avanti, tante idee da sviluppare. Gli amici mi dicono che chi è stato al suo funerale ha sentito l’affetto da cui è stato circondato in vita e il vuoto che ha lasciato specialmente nei cuori delle figlie, dei nipoti e della moglie. Tutti visibilmente affranti.
Certamente uno dei progetti più ambiziosi che Nino ha portato a compimento  è stata la creazione del Tecnoparco di Archimede a Siracusa, una struttura nata per ricordare il grande matematico siracusano. Un’idea innovativa che avvicina le persone al mondo della matematica, mondo a lui estremamente caro. Chi lo conosceva sa che Nino passava gran parte delle sue giornate assieme alla moglie Enza e alla figlia Cinzia al Tecnoparco, guidando i bambini alla scoperta delle invenzioni di Archimede.
I cursillisti, suoi fratelli in Cristo, lo ricordano con grande affetto e abbracciano la sua famiglia in questo momento di grande dolore.
Ciao Nino!

LM