domenica 25 marzo 2018

IL GIOCO STA DIVENTANDO UNA COSA SERIA.



Click to play this Smilebox slideshowTerza presentazione del libro di poesie di don Raffaele Aprile a Villasmundo.
Questo  lavoro, è un cielo  pieno di voci, un cielo  pieno di visioni. 
Così  la scrittrice Maria Lucia Riccioli, che ha dialogato con l’autore,    impegnandolo ad  interrogarsi, a ripensarsi sul perché  ha deciso di scrivere le poesie , sul perché del suo itinerario  vocazionale, sul perché dell’uso dei social.
Molte le poesie lette da Maria Riccioli inserite nella ratio di un bel confronto.  Ne è venta fuori una storia semplice, ma  intensa, di un cammino pastorale quotidiano.
La lettura delle poesie da parte di  Maria Riccioli  ha evidenziato la sua  grande duttilità nel confrontarsi con l’autore, quindi niente insufficienza o inadeguatezza.
Don Raffaele non ha avuto alcuna paura di ripercorrere, insieme alla docente, il suo “interno”, misurandosi con il suo processo di conversione, con la sua chiamata Mariana, con la sua infanzia, dove ha sempre bramato di vedere il cielo dalla sua finestra. 
Quanto affetto, quanto amore, quando si entra nella sua anima: quanta gioia e quante lacrime, anche.
Voglio credere alla sincerità di questi versi stampati nel fondo di ogni pagina, nei quali Don Raffaele vi stende  una narrazione, che parte da una  presa d’atto: l’amore per Dio, per la Madonna e per la Natura.
Voglio precisare che il   poeta  propone una poetica sincera, appunto, semplice, senza fronzoli e orpelli, andando  contro le eleganze dei classicisti.
La  “sollecitazione” al lavoro, confessa l’autore, è venuta da una voglia di fermare l’attimo, una suggestione, una riflessione …… Ma poi è venuta la necessità di andare più indietro. E siamo alla sua memoria.
Immagini poetiche e memoria, però, non esauriscono l’insieme
. Rimangono per noi delle domande: “il respiro dell’anima”: sopravviverà al frastuono della città, alla frenesia di una comunicazione sempre più veloce? Riuscirà l’autore a vincere ed a sottrarsi ai fragori, agli schiamazzi ed ai tumulti di una società sempre più complessa? Diventerà  la  sua poesia più intrigante?
 Riuscirà anche a dominare situazioni scabrose, se ha senso parlare di situazioni scabrose nell’ambito della produzione artistica.
Don Raffaele si è messo in gioco ed il gioco, insomma, sta diventando una cosa seria.
Ma “lasciamo la sua penna all’anima”: è una sfida, una prova che ci proponiamo di seguire.

Articolo di Luigi Majorca, Foto di Lina Gallo

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