Dopo il Cursillo la mia vita è cambiata: in famiglia, al lavoro, con
gli amici ho sempre cercato di testimoniare la gioia di aver riscoperto Cristo,
sia attraverso la preghiera sia con la partecipazione alla S. Messa e
all'Eucarestia.
Un giorno
, però, perdemmo nostra figlia Noemi di soli 14 anni: fu la prova più dura e il dolore più atroce che i genitori si
trovino ad affrontare.
Io
accettai la volontà del Signore e in
quella prova così penosa e difficile da
accettare ho trovato in Lui la roccia
cui aggrapparmi per non precipitare nel baratro , il sostegno del Padre che tutti consola!
Mia moglie , i miei parenti e ,soprattutto mia
suocera che l'aveva cresciuta,invece,
chiusi nel loro insopportabile dolore,
non volevano più sentire parlare né di Cristo , né della Chiesa.
Cercavo di contrastare
la loro rabbia con la mia serenità e, ogni giorno chiedevo l'aiuto del
Signore affinché aprisse un varco nei
loro cuori induriti dalla
sofferenza!
Così,
poco a poco, abbiamo cominciato a parlare di ciò che ci era accaduto e ho
cercato di spiegare loro che il Signore è l'unica ancora cui possiamo
aggrapparci in simili situazioni. Perché Lui è Amore e Vita!
E, oggi ,
con il suo aiuto, stiamo tornando alla normalità e tutti i miei cari si sono
riavvicinati alla Chiesa. E, ultima gioia, anche mia moglie è diventata cursillista.
Vincenzo - Ultreya
di Augusta
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