domenica 30 aprile 2017

ALLA CHIAMATA DI MARIA

Don Raffaele è un sacerdote del Santuario della Madonna Delle Lacrime a Siracusa ed ogni giorno che passa è costretto a nuovi aggiornamenti, a continui cambi di linguaggio, a nuove scelte ed a sempre differenti incontri. L’affluenza dei pellegrini é in continuo aumento, la provenienza é la più diversa e la vita spirituale dentro il Santuario è diventata un itinerario, un cammino, un percorso e, comunque, una meta. Per questo don Raffaele presenta il Santuario e l’incontro con le Lacrime di Maria come una via, una conversione, una trasformazione, una ascesa, una crescita, un itinerario ed un passaggio.
Click to play this Smilebox slideshowIl Santuario diventa così il luogo dell’incontro e non della fuga dal mondo. E’ nell’incontro con Maria che ci si matura al dialogo di amore, ci si misura con la propria povertà, si fanno i conti con quella fede, che spinge sempre oltre, verso le radici del proprio essere, verso il suo fine, verso il suo Creatore.
Dopo essersi purificati nella preghiera collettiva con Maria ci si ritrova  là dove meditazione e parole svaniscono, lasciando posto alla  contemplazione,  luogo di verifica estrema delle proprie possibilità umane, spazio entro cui Cristo si rivela come offerta da condividere con i propri fratelli.
Luigi Majorca

giovedì 27 aprile 2017

"ABBIAMO PERTANTO DONI DIVERSI ..."

"Abbiamo pertanto doni diversi, secondo la grazia data a ciascuno di noi...." (S. Paolo)
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Giovedì 27 aprile presso la parrocchia Maria SS. Addolorata a Grottasanta "L’ASSOCIAZIONE LAICALE EUCARISTICA RIPARATRICE DEI FRATI MINORI CAPPUCCINI" in Loreto, ha invitato, in occasione del 90° anno della sua nascita, i ministri straordinari della Comunione e gli associati siracusani a partecipare ad una conferenza formativa. L’Associazione statutariamente intende far conoscere e vivere il Mistero eucaristico, ridestare la fede, la riconoscenza e l'amore a Gesù Eucaristia, riparare gli oltraggi arrecati a Gesù e alla Chiesa, suo Corpo Mistico.

Nella suggestiva grotta, dopo la presentazioni del delegato provinciale e consigliere nazionale Salvatore Vetrano  dei relatori,   del Gran Maestro dei Templari di Siracusa e di altri responsabili di associazioni laicali invitati,  il presidente nazionale dell’associazione, Paolo Baiardello, ha esposto una sintesi storica della nascita dell’associazione, mentre l’assistente spirituale nazionale, p. Franco Nardi, si è impegnato in delicate riflessioni sulle azioni riparatrici e sul concetto della “Parrocchia aperta”
Una Parrocchia, suggerisce il relatore, deve andare fuori dal proprio angusto steccato e  deve essere “corale e sinfonica”. Due termini che chiariscono bene come la Comunità  debba camminare insieme e dove  i  diversi carismi debbano diventare un’armonia di voci per un’unica “Chiesa universale”.
E’ seguita l’Adorazione Eucaristica e la S. Messa.
Luigi Majorca

martedì 25 aprile 2017

E’ ANCORA POSSIBILE MERAVIGLIARSI ?

CALCIO A 5 TRA NON VEDENTI - SIRACUSA- BARI  1-1
Click to play this Smilebox slideshowOggi si dice che  il pensiero umano è unidimensionale ed è quello della razionalità. Le dimensioni emotive sono quasi scomparse, non si da più rilievo ai sensi. Allora dovremmo concludere che nel nostro concetto post-moderno culturale non è più possibile meravigliarsi.
Ma se ci rassegniamo  a questo atteggiamento, dobbiamo anche accettare una vita più povera di conoscenza e di relazione con gli altri.
Dobbiamo invece tornare a meravigliarci.
 “Chi non è in grado di provare né stupore, né sorpresa é come dire che é morto; i suoi occhi sono spenti”
Bisogna allora ricominciare a guardare il mondo (quello che ci circonda) con occhi vivi e liberi da condizionamenti, il che equivale a rinnovare il nostro cuore ed imparare a meravigliarci.
Lo stupore che genera la meraviglia è uno tra gli atteggiamenti maggiormente capaci di dinamizzare la vita umana sganciandola dalle secche dell’abitudine. Ciò che conta è il rendersi conto che la capacità di stupirsi si genera e cresce attraverso tutte le esperienze della vita come quella di assistere ad una semplice partita di calcetto a 5 tra squadre di non vedenti. 
Luigi Majorca

sabato 22 aprile 2017

ANCORA CINEFORUM


Click to play this Smilebox slideshowCome programmato il 21 aprile presso il Centro Utopia di Augusta si è proiettato il terzo film del ciclo 2017. La particolare numerosa partecipazione dei ragazzi del Campo Base ha ravvivato una serata particolarmente interessante per la  catechesi che il tema del film ha presentato. Una premessa alla proiezione del film è stata esposta dal corsista Luigi Majorca. Al termine un ulteriore breve commento ha stimolato una riflessione catechetica di don Angelo Saraceno e i commenti dei giovani e meno giovani presenti. Il temi dibattuti: “Se gli Apostoli sono stati convertiti con la forza dei fatti, con le apparizioni di Cristo e con i suoi miracoli, come si sentirà il credente di fronte al dogma della resurrezione, senza averne le prove?
“Rimarrà a vagare ansioso nel deserto della sua anima, sconvolto da una rivelazione che non gli è evidente? Sarà comunque un uomo diverso?”
Al termine non sono mancati i riconoscimenti al lavoro prezioso del Peppe Tringali e del suo carissimo consulente cinematografico Giorgio.
Il quarto ed ultimo incontro si terrà alla fine di maggio. La data sarà comunicata per tempo.
Luigi Majorca

martedì 18 aprile 2017

IL CAMMINO DI MARIA


Il cammino di Maria, iniziato con la Visitazione ad Elisabetta sua cugina, si dilata nel tempo e nella storia, lei che mossa dal cuore materno di una madre che non rimane insensibile al dolore e alle vicende dei suoi figli. Recentemente la Madonna delle Lacrime ha fatto visita al paese di Castellammare del Golfo (Trapani), una visita che si aggiunge alla miriade di visite che Maria ha fatto e continua a fare. Appena arrivata la Vergine delle Lacrime, nella parrocchia San Paolo della Croce di Castellammare del Golfo, ha avuto un’accoglienza molto toccante e così ha avuto inizio la sua visita nei territori parrocchiali di quel paese.
Molte sono state le persone toccate e commosse da questo passaggio di grazia che ha riempito i loro cuori di speranza. Qualcuno del posto mi diceva che venendo a visitarci Maria “con le sue lacrime”, si fa compagna nostra, si mescola a noi, si fa prossima a noi, la sua presenza ha fatto sentire che le sta a cuore il nostro bene.
Qualcun’altro diceva che questa visita, proprio ora, in questo tempo molto travagliato è significativa. E che questa presenza di Maria non può che essere interpretata come risposta alla nostra preghiera, preghiera di intercessione per Castellammare del Golfo e i suoi abitanti. Da tempo gli abitanti di Castellammare del Golfo invocano e chiedono la liberazione da ogni male e dal maligno e il risveglio spirituale per ogni abitante di questo paese. Gli abitanti di Castellammare del Golfo venerano Maria come Madonna del Soccorso, Lei che è la loro soccorritrice, ha accolto le loro preghiere e le lacrime di Maria ne sono la prova.
I fedeli hanno sentito che Maria li invitava a perseverare nella preghiera e nelle opere di carità per l’avvento del Regno di Dio in questa città: “Ringraziamo Gesù per averci donato Maria come madre ai piedi della Croce”, affermava un’altra fedele. Le lacrime di Maria sono espressione dell’amore materno che guarda e si rattrista dei nostri dolori, quelle lacrime che si unisono alle nostre lacrime asciugandole perché Maria non vuole altro che la nostra gioia; quelle lacrime che vogliono condurci a Cristo, fonte e sorgente dell’amore di Dio. Entrando nella grande lacrima di Maria, le mie lacrime non hanno più ragione di esistere e così che finisce una delle mie tante riflessioni ed alcune sono proprio su Maria e le sue lacrime, e sento che quanto ho scritto in questa mia ultima riflessione si sia concretizzata in quei giorni di missione (dal 3/4 al 8/4) a Castellammare del Golfo, esperienza che ho condiviso sia con il rettore del Santuario P. Aurelio Russo e con P. Enzo Candido insieme ad alcuni volontari.
Infine vorrei, in breve, raccontare una testimonianza di grazia avvenuta proprio in quei giorni, ad opera della Madonna delle Lacrime. Racconta una testimone che il 5 aprile, sapendo che c’era il Reliquiario della Madonna delle Lacrime di Siracusa, è entrata in chiesa, a “San Paolo della Croce” proprio al momento dell’Angelus e della benedizione, si è consigliata con me, sacerdote Aprile Raffaele del santuario di Siracusa,

BASTA POCO PER ESSERE FELICE

Un'altra vivenza di Fabio
Il giovedì svolgo attività di volontariato in uno dei macro centri di ascolto di Siracusa, gestiti dalla Caritas Diocesana. Il centro di ascolto è il luogo in cui dei fratelli sfortunati, i più poveri,  vengono per le più disparate richieste: dalla bombola alle medicine, al contributo per il pagamento della bolletta della luce, ma anche soltanto per parlare e avere una parola di conforto, per non sentirsi emarginati.
Un giorno si presentò da me una signora anziana che mi chiese dei soldi con la promessa di restituirmeli non appena le fosse arrivata la pensione  mensile di 200 euro.
Rimasi perplesso sul da farsi, non mi era mai capitata una richiesta di denaro con promessa di restituzione. Pensai, solo per un attimo: “forse, non me li restituirà”, ma ricordandomi della parabola del “servo senza pietà”   decisi  di dare  a quella signora, che sapevo veramente povera,   la somma richiesta e che le avrei comunque condonata.  Andò via felice dopo essersi attardata a parlare ancora un po' con me.

Dopo qualche giorno, la signora ritornò per restituirmi la somma e per ringraziarmi. Sono sincero: non me lo aspettavo e, proprio per questo, sono stato veramente felice di aver ceduto alla “generosità” verso chi ha più bisogno. Questa sorella ogni tanto ritorna a fare la stessa richiesta , a me o ad altri volontari  e, puntualmente, restituisce la somma ricevuta. Ogni volta che lei si accomiata  le chiedo di ringraziare il Signore; lei lo fa e questo mi rende ancora più felice. 

giovedì 13 aprile 2017

AUGURI DEL TUTTO PARTICOLARI

Il fratello Peppe Tringali ha fatto non solo a tutti i cursillisti, ma anche a tutti i nostri visitatori gli auguri di Pasqua.
Io desidero fare particolari auguri ai nuovi fratelli del 51° cursillo uomini, i quali non so se  ricordano la favola dell’aquila che vivendo in mezzo ai polli, tentando inutilmente di volare con le proprie ali, si convinse di essere veramente un “pollo”.
Leggendo un libro di poesie, regalatomi con dedica, in una particolare occasione, dal “miticodon Giacomo Scarlatella, direttore spirituale diocesano e direttore spirituale di tanti cursilli di Caltagirone, mi sono imbattuto in una sua poesia che può rappresentare per la intuizione e profondità di pensiero un bell’augurio ai nuovi corsisti del 51° uomini a cui la dedico. La poesia è breve e la trascrivo:

“Un giorno un’aquila,
che amava stare tra le galline,
rivolse gli occhi verso il sole,
cominciò a volare sempre più in alto.

Il sole era la sua méta
e verso il sole spiccava,
senza mai sostare, il suo volo di libertà.

Era felice, il capo si era acceso
di una luce indescrivibile,
unica, sola, irripetibile.

Il dialogo, frammisto a lacrime,
era la chiave di apertura
di una porta ermeticamente chiusa dall’Io.

Ma lasciamo a quest’aquila
il racconto di ciò che era
e di ciò che finalmente é.”

Auguri, allora, a questi 11 meravigliosi fratelli del 51° e lasciamo a loro di raccontare nel  quarto giorno “di ciò che era e di ciò che finalmente é.”
BUONA PASQUA
Luigi Majorca


martedì 11 aprile 2017

GLI AUGURI DEL NOSTRO BLOG

Cari fratelli e sorelle,
nel tempo in cui nel mondo soffiano venti di guerra, dove l’umanità vive il dramma della paura, la paura del terrorismo, di chi ha perso un posto di lavoro, di chi ha perso la casa o di chi ha perso la famiglia, noi cursillisti, pennelli nelle mani di Cristo, non facciamoci sopraffare dallo scoraggiamento e continuiamo a svolgere la nostra missione di evangelizzazione, in tutti gli ambienti, poiché sappiamo che Gesù Cristo continuerà a contare su di noi, conducendoci alla carità verso i bisognosi e alla predicazione del vangelo con la nostra testimonianza di vita.
 Nel nostro cammino, quest’anno il Signore ci ha fatto conoscere i fratelli del 51° cursillo uomini e le sorelle del 30° cursillo donne. Una gioia per Cristo e per tutti noi, partecipare alla loro conversione, sperimentata nei tre giorni del cursillo e che continuiamo a sperimentare quotidianamente lungo il percorso della nostra esistenza, ovvero nel nostro quarto giorno.
Signore, in questo periodo di preparazione alla Pasqua impariamo a esserti riconoscenti per la vita che ci hai donato sacrificandoti sulla croce. Perdonaci se a volte crediamo di essere lasciati soli o, ancor peggio, se a volte crediamo di non avere bisogno del tuo aiuto, dimenticandoci invece della tua presenza, del tuo perdono e della tua paternità.
 Vogliamo cogliere l’occasione per chiedere a Gesù di aprire maggiormente i nostri cuori, per rafforzare la nostra amicizia e per renderci più umili nei nostri servizi.
Auguriamo a tutti i nostri fratelli e sorelle di trascorrere una serena e santa Pasqua.
Decolores
Giuseppe Tringali


IL PRECETTO PASQUALE DEI CURSILLISTI 2017

La pietà é  l’impegno a vivere in modo da piacere a Dio, nell’obbedienza fiduciosa alla sua volontà, che si traduce in un atteggiamento di lode e di adorazione.   La pietà é uno dei sette doni dello Spirito Santo, che ci permette di “gustare” la preghiera e di rivolgerci a Dio in modo autentico, considerandolo non solo come il nostro Re, ma ancor di più come il nostro “Papà”. La pietà conferisce alla nostra preghiera un carattere di intimità, di tenerezza e ci fa rivolgere al Signore non nell’ambito del dovere, ma dell’amore.(Don Mario Cascone).

Click to play this Smilebox slideshowQuesta intimità e fraterna tenerezza le abbiamo sperimentate il 10 aprile del 2017 presso la chiesa della parrocchia di S. Lucia in Augusta, quando don A. Saraceno ha celebrato il precetto dei cursillisti. Don Angelo ha ripercorso, nella lunga omelia, tutto il periodo di Pasqua, concentrandosi nella settimana Santa e nel triduo pasquale che ha chiamato il cuore del cuore del periodo Pasquale.
Luigi Majorca

venerdì 7 aprile 2017

TRENTENNALE DI UNA BELLA DIOCESI GEMELLATA - UGENTO-S.MARIA DI LEUCA

DIOCESI DI UGENTO - SANTA MARIA DI LEUCA
"Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi perché andiate e portate frutto e il vostro frutto rimanga.”

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo,
il Cursillo di Cristianità della Diocesi di Ugento - S. Maria di Leuca compie 30 anni di evangelizzazione negli ambienti, vissuta con grande entusiasmo.
Anche se in questi anni non sono mancati ostacoli e difficoltà, abbiamo comunque sperimentato considerevoli successi apostolici. Con tutto il cuore vogliamo ringraziare il Signore per averci donato la forza di compiere 30 anni al suo servizio.
Vogliamo festeggiare questo anniversario, con una giornata di grande fraternità che ci aiuti a proseguire il cammino di fede iniziato con l’esperienza del cursillo.
Pertanto, Celebreremo il nostro TRENTENNALE presso il Salone della Basilica di Leuca. Per il buon esito del trentennale vi aspettiamo tutti a braccia aperte, sia nelle tre serate di preparazione riportate nel retro che nella giornata del 03 giugno 2017.
ATTENDIAMO LE VOSTRE GRADITE INTENDENZE, PER PREGARE INSIEME E RENDERE QUESTA, UNA GIORNATA DI GRAZIA
IL COORDINAMENTO DIOCESA



IL GEMELLAGGIO

LO RIPROPORREMO

IN UN POST A SEGUIRE




PROGRAMMA DEL TRENTENNALE
SALONE DELLA BASILICA DI S.M. DI LEUCA IL 03/06/2017
Ore 09,00 Arrivi e accoglienza
09,30 Celebrazione delle Lodi Animatore Spirituale diocesano don Quintino Pecoraro
10,00 Indirizzi di saluto:
 Coordinatore Diocesano Antonio Preite
 Coordinatore Territoriale Nico Ferrante
 Animatore Spirituale Territoriale Don Alfonso Bentivoglio
 Responsabili di altri Gruppi, Associazione e Movimenti presenti
 Coordinatore Nazionale Nino Monaco
12,00-Concelebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo Mons. Vito Angiuli
13,00 Pranzo
15,00 Intrattenimento fraterno
16,00 Relazione dell’Animatore Spirituale Nazionale Don Giuseppe Alemanno sul tema: “non voi avete scelto me ma io ho scelto voi perché andiate e portate frutto ed il vostro frutto rimanga”
16.30 Interventi e risonanze
17,00 Saluti e partenza
Il pranzo del 03/06/2017 è stato programmato alla “CURSILLISTA”, cioè “AL SACCO”.
Chi invece vuole usufruire del ristorante della Basilica, l’importo del pasto ammonta ad € 15,00.
Chi vuole giungere il pomeriggio del 02/06/2017 potrà usufruire del trattamento di pensione intera al prezzo di € 40,00 che comprende la cena del 02/06, nonché il pernottamento, la colazione ed il pranzo del 03/06/2017.
Il trattamento di eventuale successiva pensione intera, ammonta ad € 40,00; il trattamento di eventuale successiva mezza pensione ammonta ad € 25,00.
Le prenotazioni possono essere fatte entro il 26/04/2017 ai seguenti numeri: 338/7676138; 320/1128401. Gli stessi numeri possono essere usati per ogni altra utile informazione.

mercoledì 5 aprile 2017

Gemellaggio dell' Arcidiocesi di Siracusa 

con  la Diocesi di Ugento-S.M. di Leuca 

 PARTE PRIMA

VISITA ALLA CITTA' DI SIRACUSA

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Tra preghiera e cultura si é svolta la prima parte del pellegrinaggio della diocesi di Ugento al Santuario della "Madonnina delle Lacrime".
 Una scelta molto intelligente ed opportuna.
Hanno accompagnato il numeroso Gruppo degli ugentini, il Coordinatore dell'Arcidiocesi di Siracusa, Carmelo Lo Iacono e nel pomeriggio anche il fratello Luigi Majorca.
Dopo la visita al santuario con la celebrazione della S. Messa, i fratelli della diocesi di  Ugento-.S.M. di Leuca hanno visitato le Catacombe di S. Giovanni, l'ampia zona archeologica e l'isola di Ortigia.
Molto disciplinati questi corsisti guidati dal Coordinatore Antonio Preite e dal Direttore Spirituale Diocesano don Quintino Pecoraro. Non va trascurata la sapiente regia del fratello Nando Rosato a cui va riconosciuta una semplicità di dialogo sempre  incisivo, affettuoso ed accattivante.
Luigi Majorca 
 Gemellaggio dell' Arcidiocesi di Siracusa 

con  la Diocesi di Ugento-S.M. di Leuca 

          LA NASCITA 
                    Parte seconda
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La sera del 26 aprile del 2014, si è svolta nel salone dell'albergo "Mater Dei" a Siracusa una speciale ultreya interdiocesana  per festeggiare il gemellaggio  tra la diocesi  di Ugento-S.M. di Leuca e l' Arcidiocesi di Siracusa. 
Hanno partecipato per l'Arcidiocesi di Siracusa, tra i numerosi corsisti, l'intero Coordinamento con il proprio direttore spirituale, don Gigi Magnano. 
L'occasione dell'evento é nata dalla felice intuizione dei fratelli ugentini di realizzare un pellegrinaggio al Santuario della Madonna delle Lacrime", nonché dalla loro visione aperta e (Per leggere tutto l'articolo cliccare sotto continua)

martedì 4 aprile 2017

PARLARE DI DIO

La vivenza di Pippino

Nell’azienda dove lavoro mi occupo di ambiente e rifiuti, mentre, un altro collega si occupa di sicurezza e prevenzioni infortuni.  
Questo collega, al momento di preparare la verifica pratica di un corso antincendio, mi ha chiesto di stargli vicino e collaborare perché ritiene che  con il mio sorriso e con il mio modo di fare riesco a rendere le cose più semplici ed a superare ogni tipo di ostacoli.  Così è stato, ho partecipato ed il corso si è svolto bene e senza intoppi.
Con questo collega siamo molto amici e partecipiamo insieme alla messa domenicale. Un giorno mi ha chiesto: “come fai ad essere sempre così sorridente ed a voler bene a  tanti colleghi di lavoro che, secondo il loro comportamento non si possono amare, ma che, anzi,  meriterebbero  di essere puniti e allontanati . Neanche Dio dovrebbe volere loro bene. 
Gli ho risposto: " Nel Vangelo si legge che Gesù ebbe misericordia di Zaccheo, persona cattiva agli occhi degli uomini, perché Lui è venuto a salvare chi era  perduto". In un altro brano del vangelo  Gesù dice: "se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avete? In altre parole, se amate chi vi vuol bene cosa fate di eccezionale?"
Soggiunsi: solo leggendo il vangelo e cercando di imitare Gesù  nel  modo di vivere e di amare il prossimo, lì si comprende quanto grande sia l'amore di Dio verso ogni creatura.
Con questo collega abbiamo consolidato una stupenda amicizia e ci accompagniamo con tutti i nostri colleghi, i buoni ed i cattivi, e non abbiamo paura di vivere da agnelli in mezzo ai lupi.


domenica 2 aprile 2017

VESTITO DA BABBO NATALE

 La Vivenza di Fabio
  

Il Santuario della Madonna delle Lacrime,  per Natale prepara un pranzo speciale per circa 300 bisognosi e noi volontari  serviamo  ai tavoli questi fratelli più sfortunati ,li abbracciamo, diamo loro una parola di conforto, cerchiamo di farli sentire  fratelli  importanti.
Ho fatto la mia prima esperienza  nel dicembre del 2013 e parecchi di loro li conoscevo già, appena mi vedono si rincuorano, mi cercano, mi chiamano per nome e lo fanno con orgoglio, si sentono presi sul serio. Vedere coloro che il mondo chiama poveri allegri, mi fanno per un giorno dimenticare della loro situazione di precarietà e mi rendono felice.
Alla fine del pranzo , che già per loro è stata un circostanza eccezionale, abbiamo voluto dedicare  anche momenti di felicità per i bambini, perché loro sono il futuro e non perdono mai la speranza
Alcuni dei  volontari "sono scomparsi"  per riapparire poco dopo vestiti da babbo natale e con i doni per i piccoli ospiti. Vi lascio immaginare la scena, le grida di felicità. Quel giorno, credo, di aver passato uno dei momenti più belli della mia vita.

sabato 1 aprile 2017

ARMATO DI CORAGGIO E ATTREZZATO DI GUANTI, ZAPPA E CARRIOLA ....

La vivenza di Giuseppe.

Qualche anno fa, fui invitato dalla mia azienda ad occuparmi di un'attività lavorativa che avevo interrotto precedentemente. Ci andai contento perché, oltre ad essere più vicino a casa, avrei svolto un'attività lavorativa a me nota e che mi agevolava. Ero felice, immaginavo di trovare lo stesso ambiente che avevo lasciato prima.
Ma fui estremamente deluso.

Arrivato a destinazione, notai come tutto fosse cambiato in peggio  e come tra i colleghi fosse subentrata una certa indifferenza nelle relazioni interpersonali. In quell'ufficio regnava un silenzio tombale; un'insolita freddezza sembrava aver contagiato persino l'ambiente circostante, tanto era il disordine e lo stato di abbandono; basti pensare che l’erba alta si era impossessata del marciapiede appena fuori l'ufficio e nessuno si era interessato di provvedervi. Sentivo la necessità di intervenire anche per ricreare un principio di reciproca convivenza civile.
Fu così che un giorno, dopo essermi armato di coraggio e attrezzato di guanti, zappa e carriola, decisi di rompere il ghiaccio per intervenire personalmente, malgrado le mie mansioni lavorative non me lo consentissero. Cominciai a ripulire l’ambiente e principalmente iniziai a tagliare l'erba del marciapiede, tra gli sguardi increduli e qualche sorrisetto beffardo dei  colleghi.
Confesso il mio iniziale comprensibile imbarazzo, ma superati i primi momenti d'impaccio, durante il lavoro fu grande la mia soddisfazione nel vedere avvicinarsi  tanti miei  colleghi, impiegati ed anche un funzionario che,  disincantati e sollecitati dal mio esempio, si sono resi  fraternamente disponibili e collaborativi al fine di realizzare un ambiente pulito, condividendo  idee e stati d'animo.