martedì 13 febbraio 2018

TEMPO PER CRESCERE NELLA COMUNIONE




Pubblichiamo la lettera inviata dal cursillista don Angelo Saraceno alla sua comunità parrocchiale, perché il suo contenuto è sostanzialmente diretto a tutti i cristiani di buona volontà che intendono iniziare il cammino quaresimale verso la S. Pasqua.
E noto come i fedeli  leggano poco, ma questa lettera, scritta con il cuore, consente di affrontare anche per noi cursillisti un periodo di purificazione senza sforzarci di individuare come percorrere il tempo di Quaresima chiamato dalla Liturgia “tempo sacramentale della nostra conversione”.
Suggerirei ai lettori di portarsi sul blog nella pagina PDF e cliccare sulla cartella “altri documenti” dove potete scaricare il file, stamparlo e leggerlo con la dovuta attenzione. Ne vale la pena.
 
Verso la Pasqua 2018
Tornate al Signore con tutto il cuore e con tutta la vita (Gl 2,12)
  Carissimi,
lasciamoci condurre anche noi dallo Spirito Santo in questo tempo di grazia iniziando un percorso che attraverso la Quaresima ci conduce alla Pasqua.
Non dimentichiamoci la meta, cioè la Pasqua.

E la pasqua è il cuore, il centro della nostra fede e certezza che Cristo è risorto che la vita trionfa e l’ultima parola sarà dell’amore. Viviamo questo tempo seguendo quanto la Chiesa ci indica nel suo itinerario liturgico.
Vorrei suggerire a me stesso un percorso, quasi un progetto di vita.
Rientrare in noi stessi, prendere sempre più coscienza anzitutto della nostra scelta di fede ed interrogarci se stiamo crescendo nella comunione con Dio, nel vivere nella sua grazia, nello stare con lui nella preghiera, se siamo diventati credibili attraverso il nostro stile di vita.
Suggerimenti:
Riprendere l’abitudine all’esame di coscienza ogni sera (cf traccia),
Decidere uno spazio per pregare personalmente,
Diventare più familiare con la Parola di Dio, leggere di seguito il Vangelo di Marco ogni giorno,
Imparare a pensare secondo Dio e non secondo una certa logica umana di così fanno tutti.
Rendi il tuo cuore docile sempre aperto a Dio ed ai fratelli
Sii in pace con tutti ed impara ad essere costruttore di pace dovunque sei testimone di contese.
Apri il tuo cuore verso i bisognosi di qualsiasi tipo se puoi aiutare qualcuno non tirarti indietro
Impara a prenderti cura di qualcuno. Si è maturi nella vita e nella fede quando impariamo a rinunciare a noi stessi e ci prendiamo cura dei più bisognosi.
Nelle difficoltà ed avversità della vita non sentirti solo perché Dio è accanto a te.

Rientrare nella famiglia
Non è il vostro amore che sostiene il matrimonio. È Dio che vi ha unito nel sacramento del Matrimonio. Il matrimonio non lo avete fatto voi ma è Dio che ogni giorno lo fa. Dio protegge la vostra unità indissolubile di fronte ad ogni pericolo che lo minaccia dall’interno e dall’esterno. Dio è il garante dell’indissolubilità. È una gioiosa certezza sapere che nessuna potenza terrena, nessuna tentazione, nessuna debolezza potranno sciogliere ciò che Dio ha unito. (Dietrich Bonhoeffer)
Rinnova questa fede insieme al tuo sposo/a e credici fino in fondo. Ricordati che questo è un tesoro che va custodito, va difeso e amato perché è un vaso di argilla e tanti (specie oggi) possono essere le occasioni per infrangersi. Rimetti accanto all’amore per Dio al primo posto l’amore per la tua sposa/o è a lei che hai promesso di essergli fedele sempre nella gioia e nel dolore e di volere il suo bene. Impara a rinunciare a tutto ciò che non concorre al bene della tua famiglia e a fare tu sempre il primo passo verso gesti di attenzione, tenerezza, perdono, speranza.
Non sei mai solo perché c’è la Grazia di Cristo che ti sostiene.
Cerca di mettere ancora una volta al centro la tua famiglia creando momenti di comunione, a stare più spesso insieme genitori e figli, a dare più spazio al dialogo meno TV, meno telefonini, computer e più famiglia. Alziamo lo sguardo dal telefonino per tornare a guardare in alto il cielo ed i volti che ci stanno attorno.
In questo tempo di quaresima superiamo tutte le tentazioni di individualismo, egoismo, chiusura, nervosismo, gelosie per essere più famiglia, dai spazio alla tua fantasia ed alla tua creatività per trovare tempo e stare insieme per far ritornare la comunione.
Prendetevi giornalmente cura gli uni degli altri
Pregando reciprocamente
Consigliandovi reciprocamente
Servendovi reciprocamente
Amandovi
è amandovi che Dio si rende presente realizzate la vostra vocazione e svolgete la vostra missione nella Chiesa e nel mondo. 
Imparate a pregare insieme.
Forse potreste incontrarvi insieme con qualche altra famiglia cristiana per confrontarvi, per organizzare attività di apostolato e di servizio. Trovate il tempo di incontrare anche i parenti.
Un insieme di famiglie cristiane formano una comunità cristiana. La Chiesa è formata da tutti noi.
Rientrare nella comunità 
Attenti ad una religiosità fai da te”
Siamo insieme il popolo che Dio vuole salvare.
Dio è comunità, e se vogliamo seguirlo non dobbiamo chiuderci in noi stessi. Occorre imparare ad essere se stessi nella propria identità anche di gruppo ma a non chiuderci in noi stessi. Insieme formiamo la comunità dove Dio ha garantito di essere in mezzo a noi Dove due o tre sono riuniti nel mio nome io sono in mezzo a loro.
In questo tempo di quaresima abbiamo insieme deciso (Consiglio Pastorale) di dare più spazio alla comunità ……

Cerchiamo di approfittare di tutte le occasioni proposte o creandone delle nuove per incontrarsi, conoscersi, fare insieme servizi, pregare tra gruppi diversi per superare la frammentarietà, la contrapposizione ed essere comunità.
Evitiamo lo scontro e la contrapposizione e cerchiamo l’incontro.
Il mio augurio è che questo cammino quaresimale, purificato attraverso le prove che siamo chiamati a vivere e l’esperienza più intensa della preghiera faccia di tutti noi una sola grande famiglia che tende verso quel modello di comunione che il libro degli Atti degli apostoli ci descrive nello stile di essere un cuor solo ed un’anima sola.
La partecipazione attiva e cosciente delle celebrazioni liturgiche ci conducono a vivere la gioia della Pasqua. Momento cultuale della comunità è l’Eucarestia della Domenica, dove occorre essere presente e celebrare attivamente. 
Il nostro cammino inizia col Mercoledì delle Ceneri con un gesto di penitenza. La cenere messa sul nostro capo ci ricorda che siamo fragili, che siamo giunti dalla polvere, dalla terra, plasmati dall’amore di Dio. Cenere e acqua perché la Quaresima inizia con le ceneri ma finisce con l’acqua nella notte della veglia di Pasqua.
Acqua del battesimo, segno della vita che risorge, che sgorga lasciandosi alle spalle la tristezza del male, del peccato, degli errori.
Convertiti e credi al vangelo sono le parole che accompagnano il gesto della cenere sparsa sulla nostra testa. Cambia, migliora, produci frutti che siano degni della vita che Dio ti ha donato nel battesimo.
Nel triduo pasquale mentre facciamo memoria, il giovedì Santo, del dono per eccellenza che Gesù ci ha dato della sua presenza nell’Eucarestia per nutrircene sempre accogliamo anche il suo comando dietro il suo esempio ad essere a servizio gli uni degli altri attraverso la lavanda dei piedi e subito dopo sosteremo in preghiera nel momento più difficile della sua vita, dopo il suo arresto e la sua condanna.
Venerdì santo, giornata della commemorazione della sua morte parteciperemo alla via crucis vivente propostaci dai nostri giovani.
Sabato Santo, giorno del silenzio, tutto tace, il frutto è nella terra. Solo il seme che muore può dare frutto, nella notte ci ritroveremo per la grande veglia di Pasqua con i neofiti, nuovi fratelli di quest’anno.
Domenica di Pasqua, la S. Messa…..
Pasqua. Gesù è uscito dal sepolcro. È vivo. Come? Non lo sappiamo, non lo capiamo. Sappiamo solo stupirci, gioire, piangere lacrime di felicità. Gesù è il frutto della vita. Gesù ha vinto la morte. La vita è più forte della morte e la parola definitiva, l’ultima, è una parola di vita. 
Alleluia. Il Signore è risorto! Viviamo nella gioia.
A mezzogiorno esprimeremo anche con un gesto esterno la gioia della Pasqua un appuntamento alle 12.00 sul sagrato …. e al suono delle campane a festa, al canto dellAlleluia  alziamo gli occhi al cielo insieme ai nostri figli più piccoli per augurare a tutti una crescita vera. Perché sappiamo che la vita ha un senso, ha una meta, e Gesù risorto è sempre con noi.
Augusta, 12/02/2018
Con affetto
il vostro parroco
Sac. Angelo Saraceno













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