domenica 15 ottobre 2017

SPUNTI DI RIFLESSIONE PER UN ITINERARIO DI FORMAZIONE



DAL COMMENTO ALLO STATUTO DI P. CASCONE 2001
  Parte Terza

ALCUNI CONTENUTI DELLO STATUTO 
Non è certo questa la sede per un approfondimento sistematico dei contenuti dello Statuto e della loro messa in pratica. A quest’ultimo scopo provvede il Regolamento, che è stato approvato dall’Assemblea nazionale il 28 aprile 2001 e che costituisce un tutt’uno con lo Statuto. Alcuni contenuti però possono essere messi in luce anche senza un riferimento al regolamento, perché fanno risaltare i connotati essenziali della nostra identità.
Nell’art. 1 lo Statuto recita che l’Associazione “Cursillos di cristianità in Italia” viene costituita all’interno dell’omonimo Movimento spirituale.
Quest’impostazione, che è apparsa la più corretta sul piano canonico, chiarisce che il “Movimento” è qualcosa di più ampio dell’Associazione canonicamente costituita: del Movimento fanno parte indistintamente tutti quelli che hanno vissuto l’esperienza dei tre giorni; all’interno di esso, con lo scopo di animarlo e guidarlo, viene costituita l’Associazione, che è formata da coloro i quali scelgono il Cursillo come campo specifico del proprio apostolato. Costoro di fatto sono quelli che “intendono far proprie le finalità e la metodologia dell ‘associazione e accettano di frequentare la Scuola Responsabili” (art.4). Si evince da questo che la Scuola Responsabili è come la struttura portante di tutto il Movimento, nel senso che coloro i quali la costituiscono si assumono l’onere di servire attivamente quest’opera apostolica, garantendone la guida e l’animazione. Ciò avverrà in particolare attraverso il Coordinamento diocesano, che è come la sintesi della Scuola Responsabili, essendo costituito “dal Coordinatore diocesano, dall‘Animatore spirituale diocesano, dai responsabili dei gruppi operativi e dai responsabili delle ultreyas operanti in Diocesi (art.15). Questo significa che il Coordinamento diocesano non è qualcosa di diverso dalla Scuola e dovrà anzi agire in costante armonia con essa, in particolare tramite i responsabili dei gruppi operativi, i quali sono chiamati a fare da anello di congiunzione tra quanto emerge nel loro lavoro ordinario e le decisioni assunte dal Coordinamento. (Dal commento allo statuto e regolamento2001  pag.8,9,10 Nando Rosato e don Mario Cascone).


Nessun commento:

Posta un commento