Allora, occorre che noi come Paolo
facciamo onore alla nostra “diaconia” di apostoli dei lontani (Rom.11,13)
“diaconi di Cristo”, per riunire i fratelli scappati di casa, che sono pur
sempre i nostri fratelli, ma soprattutto per accogliere quelli che non lo sono
mai stati e lo possono diventare per “la Grazia di Dio” a cui nulla é
impossibile.
Il fatto, poi, che non tutti accolgono
“l’annuncio” non è per Dio una ragione valida per congelare il suo piano
evangelizzatore.
Per questa ultima considerazione, continua, nei gruppi dell’ultreya, il confronto sul tema della evangelizzazione
degli ambienti in previsione dei nuovi cursillos. Un confronto aperto e foriero
di tante iniziative.
Luigi Majorca
Per questo noi cursillisti dobbiamo pregare!!
RispondiEliminaMa non basta!
Siamo chiamati a dare esempio, con la nostra vita in tutti i luoghi ovunque ci troviamo .
Manifestano a tutti la gioia provata in quei tre giorni e che tutt'ora ci portiamo dentro!!
Solo così potremo incuriosire chi ci sta accanto Per portarlo a Cristo.
Manifestando!!
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