mercoledì 13 dicembre 2017

PILLOLE DI FORMAZIONE - I TRE GIORNI DEL CURSILLO

I TRE GIORNI DEL CURSILLO
PARTE SECONDA

Durante il Cursillo si realizza un processo psicologico e spirituale, un percorso che potremmo sintetizzare così:
l. Il corsista prende atto della povertà e dell'impotenza dell'uomo senza Dio
2.    riscopre Ia dignità del suo essere persone
3.    Capisce che la suprema dignità della sua persona deriva dal riflesso divino che è in lui
4.    Si rende conto che la Chiesa, strumento di salvezza, non è una realtà astratta ma un edificio di pietre vive in cui anche lui si rispecchia.
5.    Accetta Cristo come una soluzione e fonte di salvezza per se stesso e l umanità.
6.    Rivaluta l’amicizia come il più nobile dei sentimenti che può legare gli uomini tra di loro, amicizia che consente di sostenersi reciprocamente nel proprio cammino nella Fede.
7.    Guarda al mondo ed agli ambienti della vita ordinaria come ad una realtà da vertebrare in senso cristiano attraverso la testimonianza personale e di gruppo.

Le fasi del Cursillo
I    giorni del Cursillo possono essere suddivisi in quattro fasi:
Il Ritiro in cui il corsista è portato a guardarsi dentro (sera dell'arrivo)
La proclamazione del messaggio e del kerygma (primo giorno)
Conversione (secondo giorno)
Missione (terzo giorno)
Il ruolo dei Responsabili
Tutti i responsabili si devono contraddistinguere per spirito di carità, partecipazione alla preghiera ed ad ogni atto del Cursillo, ma senza assumere mai atteggiamenti da maestri. £' affidato a loro il compito di creare rapporti amichevoli con tutti i partecipanti, ponendosi in un atteggiamento di ascolto.
Il Rettore, al timone del corso è presenza autorevole e discreta. I Sacerdoti mettono a fuoco la dottrina, basata sulla teologia della Grazia, la loro condotta può essere sintetizzata in una frase, essi si faranno amare amando e rispettare rispettando. I laici hanno il ruolo di fare amicizia con i corsisti per farli amici di Cristo, dimostrano spirito di servizio, incoraggiandoli, testimoniando con l'esempio.
La vivenza è una fotografia di un momento della vita osservata alla luce del Vangelo. Non sono importanti le vivenze eclatanti o racconti di fatti straordinari: dalla vivenza deve emergere la straordinarietà della vita ordinaria.
Il lavoro di corridoio è un momento essenziale del Cursillo in cui è necessario riuscire a creare un rapporto con i nuovi fratelli che ci consenta di:
Conoscerli
Comprenderli
Illuminare la loro intelligenza con messaggi di verità Le Decurie rappresentano la prima esperienza di gruppo che il corsista si trova a vivere. Sono la premessa ai gruppi ed alle riunioni di gruppo che costituiranno il fulcro del Postcursilio.
"Liberatelo e lasciatelo andare...”
Il Corsista, come Lazzaro, incontra il Cristo che gli dà nuova vita, anche lui deve essere liberato dai i legami, da ogni forma di inquadramento... deve essere lasciato andare... per proseguire la sua vita da cristiano.
Al Movimento spetta solo il compito di aiutarlo a liberarsi e lasciarlo andare...
Il Cristiano deve fare il Cristiano e nulla più, inevitabilmente contagerà della luce di Cristo chiunque entrerà in contatto con lui.


Nessun commento:

Posta un commento