venerdì 29 dicembre 2017

INCONTRARE DIO NEL NOSTRO CONDOMINIO

“Incontrare Dio nel cuore del nostro condominio: scenario complesso e di difficile evangelizzazione.” Nelle riflessioni di questi giorni ho cercato di scoprire il  “volto” di un condominio.   Cos’è il condominio per noi ? Lo conosciamo veramente? Si tratta  di un tema affascinante che si è sempre trattato nel nostro movimento , un tema però  scarsamente realizzato, che tuttavia mi sforzo con caparbietà di riproporlo ogni anno nel mio Blog.
E’ questo  un invito rivolto a tutti noi per  continuare la nostra ricerca e la nostra riflessione personale sulla difficile evangelizzazione di questo particolare ambiente in una società post-moderna, dove è più che evidente come il Natale, per dirla con Papa Francesco, è solo una festa priva di Dio.
 Non possiamo prescindere da questo dato, perché “l’habitat” in cui l’uomo vive non è un accessorio ambientale esterno, ma è un fattore decisivo   per il proprio senso d’identità. Abitare in una condominio  diventa, allora, un modo di essere come persona. Cambia “l’habitat” e cambiano profondamente le persone: cambia il loro stile di vita, il loro modo di relazionarsi con il mondo, con gli altri e perfino con Dio.
Click to play this Smilebox slideshow Ecco, dunque, che il condominio  si presenta come un grande laboratorio per evangelizzare, luogo in cui si plasmano nuovi paradigmi, modelli e stili di vita oggi dominanti nel mondo.  
 Guardando, allora, il contesto del nostro condominio, s’impone per tutti noi una domanda fondamentale: come vivere da cristiani in un ambiente che talvolta sembra così disumano e disumanizzante. Dobbiamo  tener presente che oggi nei nostri ambienti noi cristiani non siamo gli unici evangelizzatori, i soli a produrre modelli culturali e a offrire dei paradigmi di vita evangelica.
Allora, “Ultreya”

Luigi Majorca


Nessun commento:

Posta un commento