Il
cammino di Maria, iniziato con la Visitazione ad Elisabetta sua cugina, si
dilata nel tempo e nella storia, lei che mossa dal cuore materno di una madre
che non rimane insensibile al dolore e alle vicende dei suoi figli.
Recentemente la Madonna delle Lacrime ha fatto visita al paese di Castellammare
del Golfo (Trapani), una visita che si aggiunge alla miriade di visite che
Maria ha fatto e continua a fare. Appena arrivata la Vergine delle Lacrime, nella
parrocchia San Paolo della Croce di Castellammare del Golfo, ha avuto
un’accoglienza molto toccante e così ha avuto inizio la sua visita nei
territori parrocchiali di quel paese.
Molte
sono state le persone toccate e commosse da questo passaggio di grazia che ha
riempito i loro cuori di speranza. Qualcuno del posto mi diceva che venendo a
visitarci Maria “con le sue lacrime”, si fa compagna nostra, si mescola a noi,
si fa prossima a noi, la sua presenza ha fatto sentire che le sta a cuore il
nostro bene.
Qualcun’altro
diceva che questa visita, proprio ora, in questo tempo molto travagliato è
significativa. E che questa presenza di Maria non può che essere interpretata
come risposta alla nostra preghiera, preghiera di intercessione per
Castellammare del Golfo e i suoi abitanti. Da tempo gli abitanti di
Castellammare del Golfo invocano e chiedono la liberazione da ogni male e dal
maligno e il risveglio spirituale per ogni abitante di questo paese. Gli
abitanti di Castellammare del Golfo venerano Maria come Madonna del Soccorso,
Lei che è la loro soccorritrice, ha accolto le loro preghiere e le lacrime di
Maria ne sono la prova.
I fedeli
hanno sentito che Maria li invitava a perseverare nella preghiera e nelle opere
di carità per l’avvento del Regno di Dio in questa città: “Ringraziamo Gesù per
averci donato Maria come madre ai piedi della Croce”, affermava un’altra
fedele. Le lacrime di Maria sono espressione dell’amore materno che guarda e si
rattrista dei nostri dolori, quelle lacrime che si unisono alle nostre lacrime
asciugandole perché Maria non vuole altro che la nostra gioia; quelle lacrime
che vogliono condurci a Cristo, fonte e sorgente dell’amore di Dio. Entrando
nella grande lacrima di Maria, le mie lacrime non hanno più ragione di esistere
e così che finisce una delle mie tante riflessioni ed alcune sono proprio su Maria
e le sue lacrime, e sento che quanto ho scritto in questa mia ultima
riflessione si sia concretizzata in quei giorni di missione (dal 3/4 al 8/4) a
Castellammare del Golfo, esperienza che ho condiviso sia con il rettore del
Santuario P. Aurelio Russo e con P. Enzo Candido insieme ad alcuni volontari.
Infine
vorrei, in breve, raccontare una testimonianza di grazia avvenuta proprio in
quei giorni, ad opera della Madonna delle Lacrime. Racconta una testimone che
il 5 aprile, sapendo che c’era il Reliquiario della Madonna delle Lacrime di
Siracusa, è entrata in chiesa, a “San Paolo della Croce” proprio al momento
dell’Angelus e della benedizione, si è consigliata con me, sacerdote Aprile
Raffaele del santuario di Siracusa,
confidando la sua disperazione: la figlia stava portando avanti il suo progetto di aborto, infatti aveva fatto l’ecografia, l’analisi del sangue e il colloquio con l’anestesista ed aveva già appuntamento a Palermo per l’indomani per concretizzare il tutto..
confidando la sua disperazione: la figlia stava portando avanti il suo progetto di aborto, infatti aveva fatto l’ecografia, l’analisi del sangue e il colloquio con l’anestesista ed aveva già appuntamento a Palermo per l’indomani per concretizzare il tutto..
Io, con
molta dolcezza, le ho detto di avere fiducia e di pregare la “Madonna delle
Lacrime”; prima di uscire prende delle immaginette strofinate sul Reliquiario. In serata, la madre, non aveva più preso
l’argomento ‘aborto’ per non inasprire ulteriormente la figlia, insensibile a
qualunque minaccia della stessa. Si è limitata a darle una di queste
immaginette, facendosi promettere di recarla con sé.
Per tutta
la sera, la signora ha pregato insieme al figlio con la coroncina delle Lacrime
della Madonna, trovata casualmente in un libro di preghiere (Pregate –
pregate).
Dopo una
notte insonne, il 6 mattino, riceve la telefonata della figlia, la quale
affermava di trovarsi all’ospedale ‘Cervello’ di Palermo e che, chiamata al suo
turno per l’intervento abortivo, ha risposto di rinunciare allo stesso,
decidendo di portare avanti la sua gravidanza.
La madre,
talmente felice della notizia datale, ha lodato la Madonna di Siracusa per la
grazia ricevuta e per la bellissima Pasqua di Risurrezione, e non di morte.
Questo
avvenimento, afferma la signora, ha contribuito ulteriormente alla conversione
del suo stesso cuore.
Ringraziamo
Gesù, per il dono di Maria che non rimane mai insensibile alle sofferenze dei
suoi figli.
Don
Raffaele Aprile
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