mercoledì 27 settembre 2017

Ultreya di Augusta - Vertebrare gli ambienti



E’ stata un’ultreya preceduta da una bella accoglienza, con canti e musica. Bella la vivenza resa dal fratello Caruso, ben appropriati gli echi e la sintesi di don Angelo Saraceno.

L’evangelizzazione dei “lontani”, dei “non praticanti” dei “non credenti” è una delle preoccupazioni della chiesa << Evangelii nuntiandi – 52.55-56 >> ed è questo l’obiettivo che viene chiesto al nostro movimento,  obiettivo fortemente preferito dai componenti dei “Gruppi Personali”  nel loro programma apostolico” e verificato dalle vivenze rese  soprattutto nel corso delle  Ultreyas.
Guardiamo come ha agito Gesù nei due opposti ambienti dei pubblicani e dei farisei. Dall’ambiente dei pubblicani ha chiamato Matteo (Mt.9,9 e segg) dall’ambiente dei farisei ha chiamato Saulo di Tarso(Filipp.3,5; Att 23,6) e poi ha comunicato loro le proprie ansie apostoliche, facendole delle << vertebre >> ed i risultati non sono mancati.
Il messaggio è allora chiaro: per i prossimi cursillos  si individuino le << vertebre >>.
Nei gruppi dell’ ultreya di Augusta del 25 settembre, riunitisi dopo la vivenza e gli echi, si è parlato anche di questo: “dobbiamo preparare ad ogni costo il “lievito ed il sale” soprattutto nei nostri ambienti, si é ribadito, per comunicare la nostra inquietudine apostolica soprattutto  ad alcuni elementi per farne delle << vertebre >> e responsabilizzarli alla evangelizzazione del loro proprio ambiente.
Non interessa una “vite” piena di foglie ma senza frutto.
Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto ( Giovanni 15,1-8).
Coltivare la vite è facile, ma per far si che faccia frutto sono necessari:  il sole della fede, la temperatura mite di chi  ama, di chi è dolce e paziente, e l’altitudine  dell’uomo  equilibrato e che sa trovare la giusta misura. In mancanza di questi requisiti i tralci non fruttificheranno e si riempiranno di inservibili foglie.

Luigi Majorca


Nessun commento:

Posta un commento