mercoledì 20 settembre 2017

ULTREYA SODDISFATTA O INQUIETA ?


Dopo la pausa estiva, il 18 settembre, l’ultreya di Augusta ha ripreso a riunirsi con i vecchi e nuovi fratelli. La domanda che ci si è posta è stata:” durante la sosta l’Ultreya era soddisfatta o inquieta? I fratelli e le sorelle erano soddisfatti delle loro prestazioni nella casa del Padre come il figlio maggiore della parabola (Lc 15,29) oppure inquieti come il Pastore che, al momento di chiudere il recinto delle pecore, ne ha contate solo novantanove (Lc. 15,4) ?
Le molte e significative vivenze raccontare fanno supporre che la maggioranza dei corsisti ha operato come lievito e sale negli ambienti dove vivono quotidianamente, nella speranza di suscitare   la loro inquietudine apostolica ad alcuni elementi “scelti” di detti ambienti per farne delle vertebre e responsabilizzarli alla evangelizzazione del loro proprio ambiente.

Se l’impegno è stato concreto i frutti si vedranno in seguito.

“Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi?  Così ogni albero buono produce frutti buoni….. “ (Matt. 7,16-17) 
Le vivenze “sulla Grazia e sul sacramento del matrimonio”, gli echi sul “sacramento dell’unzione degli infermi”, sono stati successivamente sapientemente sintetizzati da don Angelo Saraceno, sempre presente.
Poi si sono formati i “Gruppi” per darsi una buona ricarica.
Infine, come consuetudine, l’ultreya si è conclusa davanti al Santissimo.
Luigi Majorca



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