La vivenza di Giulio

Un giorno Angelo, persona sola ed emarginata da tutti, mi parla del suo problema: ha gli occhi arrossati e lacrimanti, non ci vede bene e mi chiede di aiutarlo. Certo al momento non ho potuto fare altro che ascoltare la sua richiesta e rassicurarlo che ne avrei parlato con il parroco, e così feci. Angelo è persona, gentile, umile e discreta, andando oltre il mio compito, decisi di aiutarlo personalmente dedicandogli un po’ del mio tempo e del mio denaro.
Lo accompagnai ad una serie di visite mediche ed oculistiche che evidenziarono una forma di cataratta in stato avanzato e per la quale urgeva la necessità di rimuoverla, visto che rischiava la cecità. Così, dopo circa sei mesi arrivò il giorno dell’intervento; sono stato al suo fianco per tutto il tempo dell’intervento in day ospital. Tutto è andato bene e l’ho riaccompagnato a casa. Lungo il tragitto mi chiese se poteva farmi una domanda, “certo, gli rispondo, dimmi tutto” “Perché fai tutto questo ad uno sconosciuto ? Gli risposi “ Angelo ho fatto a quello che vorrei fosse fatto a me” Non disse più niente. Ma era chiaro in me che in lui avevo visto una situazione con gli occhi ed il cuore di Cristo.
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