Nell'anno del giubileo della Misericordia e dei giochi olimpici di Rio De Janeiro.
I°
Etica è un termine
mutuato dal greco antico — èthos — e può essere tradotto: “carattere”,
“comportamento”, “costume”, “consuetudine”.
L’ Etica è quel ramo della filosofia che studia i fondamenti obiettivi e razionali che permettono di assegnare ai comportamenti umani uno status deontologico ovvero distinguerli in buoni, giusti o moralmente leciti rispetto ai comportamenti ritenuti cattivi o inappropriati.
L’ Etica è quel ramo della filosofia che studia i fondamenti obiettivi e razionali che permettono di assegnare ai comportamenti umani uno status deontologico ovvero distinguerli in buoni, giusti o moralmente leciti rispetto ai comportamenti ritenuti cattivi o inappropriati.
Può essere definita
come la ricerca di uno o più criteri che hanno lo scopo di consentire
all’individuo di gestire adeguatamente la propria libertà nel rispetto dei
diritti degli altri. L’etica della reciprocità è la base essenziale che caratterizza
il moderno concetto di rispetto dei diritti umani.
Pretende una base
razionale non emotiva dell’atteggiamento assunto, non riducibile a slanci
solidaristici o irrazionali.
• Pone una cornice di
riferimento, dei canoni e dei confini entro cui la libertà umana si può
estendere ed esprimere.
In questa accezione
ristretta viene spesso considerata sinonimo di morale e quindi assumere
i valori morali che determinano il comportamento umano.
Questa analisi,
tuttavia, non può non tener conto del fatto che In talune circostanze, a volte
molto significative, accade che ciò che è lecito, alla luce delle normative dei
vari stati, tempo per tempo vigenti, non è “morale” alla luce dei principi
religiosi. Basta pensare alle norme che in Italia e in tanti gli altri stati
del mondo, regolano, anche se in modo assai diversificato, il divorzio e
l’aborto in contrapposizione al chiaro disposto della Chiesa Cattolica,
contraria a tali istituti.
• Si verifica così, in
pratica, l’assurdo della coesistenza di due “morali” fra di loro contrapposte e
per tale motivo le conseguenti azioni e valutazioni etiche non possono che
essere discordanti e soggettive.
• E’ così che se
volessimo cogliere delle similitudini comparando ‘principi etico-morali e
principi religiosi potremmo cadere in qualche “trappola” o avere delle
delusioni.
Nel documento
“MISERIGORDIA VULTUS”, bolla di indizione del Giubileo Straordinario della
Misericordia” Papa Francesco dice: “Se Dio si fermasse alla giustizia
cesserebbe di essere Dio, sarebbe come tutti gli altri uomini che invocano il
rispetto della legge. La giustizia da sola non basta e l’esperienza insegna che
appellarsi solo ad essa rischia di distruggerla, per questo va oltre la
giustizia con la misericordia e il perdono”.
Ed è proprio la
“misericordia” che caratterizza talune parabole evangeliche che narrano gli
episodi che alla luce della definizione data non possono essere considerati
etici in particolare quando la stessa espressamente recita:
“pretende una base razionale non emotiva dell’atteggiamento assunto non riducibile a slanci solidaristici o amorevoli di tipo irrazionale” che impone anche delle riflessioni comparative fra principi etici e principi religiosi
Saranno visitate due parabole del vangelo cli Luca.
“pretende una base razionale non emotiva dell’atteggiamento assunto non riducibile a slanci solidaristici o amorevoli di tipo irrazionale” che impone anche delle riflessioni comparative fra principi etici e principi religiosi
Saranno visitate due parabole del vangelo cli Luca.
Il “Buon Pastore”, qui
di seguito, Il “Padre misericordioso”, quando si tratterà del rapporto:
genitori-figli.
Nessun commento:
Posta un commento