Questo è
stato il tema sviluppato da don Angelo Saraceno all’ultreya di Augusta.
Sull’interessante domanda circa l’utilità
della preghiera di tutti i cursillisti della
arcidiocesi di Siracusa, don Angelo Saraceno si è speso con
argomenti assai convincenti, soprattutto partendo dal fatto che Dio conosce già
i nostri pensieri i nostri propositi ed i nostri obiettivi.
Pertanto,
pregare significa manifestare consapevolmente e
liberamente la propria
fede e la propria intenzione di fondare un rapporto di intimità con Dio per
favorire l’evangelizzazione dei nuovi cursisti e cursiste che si apprestano a
partecipare ai due cursillos.
Possiamo,
allora, ribadire che la preghiera è un esercizio di cosciente affidamento.
Recentemente Papa Francesco ha detto che
Dio ci invita a pregare con insistenza non perché non sa di che cosa
abbiamo bisogno ma perché nel nostro cammino quotidiano, il
Signore non ci abbandona mai, non è lontano, è sempre al nostro fianco ed
è il nostro alleato.
Dio ha
chiamato tutti i cursillisti ad essere intercessori, quindi dobbiamo
pregare senza stancarci.
Luigi Majorca
Nessun commento:
Posta un commento