Di ARMando Bonato
Introduzione:
Un breve saluto ai
partecipanti...
I Responsabili Territoriali mi
hanno invitato a riflettere con voi sull’équipe del Cursillo.
Penso sia una tematica utile
per meglio vivere e condividere l’esperienza dei tre tempi del Cursillo.
D'altronde noi abbiamo sempre
sentito, quando si parla del mcc, che dei tre tempi: Precursillo, Cursillo,
Postcursillo, quello che maggiormente funziona è il Cursillo, proprio per
l’impegno e il contributo umano e spirituale donati dall’équipe, che si prepara
per un certo periodo offrendo intendenze, tempo, studio, condivisione e
amicizia.
Premessa:
In questo contesto desidero
fare una premessa per stimolarci a compiere nel migliore dei modi il nostro
servizio nel mcc.
far scoprire all’uomo in modo
efficace ciò che è fondamentale nel cristianesimo, sollecitandone la volontà
perché si determini a viverlo autenticamente nella vita normale, aiutato dai
mezzi che il Postcursillo gli offre, e perché lavori per farlo vivere agli
altri.
Il Cursillo non intende
aumentare il numero dei devoti praticanti (talvolta
praticoni), né di convertire gli increduli o i cretini, né aumentare i
quadri delle organizzazioni esistenti o crearne delle nuove; al contrario, il
mcc opera per vertebrare la cristianità attraverso cattolici pratici, che con
la loro vita diano il tono cristiano a una vita che ha cessato di recepirlo. In
altre parole il mcc vuole dare alla chiesa e al mondo guide che, lavorando
responsabilmente come fermento e sale della terra, trasformino le strutture
della società secondo i disegni di Dio.
L’avvenire del mcc risiede in
gran parte nella selezione dei candidati, seguendo questa indicazione:
- non
molti, ma i migliori
- non
masse, ma piccole e scelte élite
- non
vagoni, ma locomotive
- non
i cattivi o i buoni, ma le persone più efficaci con inquietudine divina e
umana, con capacità di influenzare nel loro ambiente per le loro qualità
umane
- al
mcc non serve chiunque, ma certe donne e certi uomini.
A questi l’équipe deve essere
preparata a portare la propria testimonianza di vita.
E per raggiungere questo sono
necessarie le Intendenze Quotidiane, non solo per i tre giorni del cursillo.
Il mcc si basa sulla Grazia di
Dio e sulle Intendenze di ogni persona.
Scelta:
Il responsabile è il cristiano
che è vicino a Cristo, trasparente alla Grazia, che questa arriva passando
attraverso di lui.
Il lavoro del responsabile è
dare testimonianza della sua risposta personale a Dio.
Ciò apre agli altri il cammino
verso la fede.
La vita in Grazia e la
coscienza della responsabilità personale verso i fratelli costituiscono lo
stato normale del Responsabile.
Quando il responsabile è
invitato in un’équipe del Cursillo sa che vi andrà non per recitare, ma per
viverlo.
È quindi suo dovere
intensificare la vita spirituale individuale, ma soprattutto quella collettiva,
vissuta assieme agli altri responsabili.
La preparazione remota del responsabile inizia e
prosegue nella Scuola Responsabili, mentre quella prossima avviene nei mesi prima del cursillo ed è specifica.
Per inciso la preparazione dei
candidati al cursillo è fatta soprattutto in Ultreya e nei Gruppi, non dall’équipe, come in certe diocesi si
chiede.
È compito del Segretariato e
della Scuola Responsabili interessare l’Ultreya per una straordinaria campagna
di Intendenze per trovare i candidati idonei, e questo dovrebbe essere per
tutto l’anno non solo in prossimità di un Cursillo. L’impegno di Precursillo è
quotidiano, 365 giorni all’anno e nell’anno bisestile 366.
Rettore:
Il Rettore/ce di un cursillo è
la persona scelta tra i membri della Scuola, e ha la responsabilità di dirigere
il cursillo in tutto ciò che si riferisce alla sua organizzazione, e tutto
dipende da lui.
Il Rettore deve essere una
persona normale, fornita di qualità umane atte ad attrarre a sé l’équipe, e
questo è garantito dalla sua testimonianza personale.
Qualità indispensabili sono: amare ed essere umile.
Oltre a queste qualità
apostoliche sono importanti: abilità,
sagacia, prudenza, esperienza sufficienti per risolvere qualsiasi
improvvisa evenienza senza turbare il buon andamento del cursillo.
Durante i tre giorni del
cursillo non ci possono essere improvvisazioni, né dal Rettore, né dal
Direttore Spirituale.
Se ci sono delle richieste da
parte dell’équipe queste devono essere presentate al Segretariato durante la
preparazione.
Equipe:
L’indicazione dei nominativi
per la formazione dell’équipe deve avvenire in modo oculato nella Scuola
Responsabili.
A mio parere le proposte
dovrebbero arrivare da un gruppo
ristretto con il Responsabile dell’Ultreya e condiviso nel Gruppo Scuola,
che poi presenta al Coordinatore e all’Animatore Spirituale Diocesani per il
Segretariato, che affida una rosa di nominativi al Rettore e al Direttore
Spirituale del Cursillo.
Nelle scelte è da escludere
predilezioni personali: tutto va fatto in vista della migliore efficacia del
Cursillo.
I più adatti sono coloro che
lavorano di più nell’Ultreya, i più impegnati e i più fedeli alle riunioni
della Scuola Responsabili.
Secondo il Regolamento: che
facciano parte attiva dell’Associazione.
Non è tanto importante che
siano bravi oratori per dare i Rollos, quanto che siano santi e che desiderano
sinceramente di esserlo.
Nelle diocesi dove l’adesione
all’associazione e quindi la partecipazione alla Scuola Responsabili è
limitata, la scelta deve essere su coloro che hanno la propria Riunione di
Gruppo e partecipano attivamente all’Ultreya.
Altrimenti poi non possiamo
lamentarci se ci sono camerieri/re che, terminato il Cursillo, raramente
partecipano all’Ultreya.
Questo è contro testimonianza, che incide negativamente sui nuovi!
Chiamata:
Rettore:
Dopo le indicazioni arrivate
al Coordinatore e all’Animatore Spirituale Diocesani, la scelta può essere
fatta anche con l’aiuto del Gruppo Sacerdotale.
La scelta deve mirare
all’efficacia del servizio da rendere ai nuovi fratelli.
Svolgere le funzioni di
Rettore non significa acquisire il titolo di Rettore cioè avere concluso una scalata in diocesi; si tratta solo
di un servizio che uno è chiamato a dare in nome di tutta la Scuola
Responsabili e di tutta la comunità del Cursillo.
Il Rettore e il Direttore
Spirituale sono responsabili dello svolgimento di un cursillo, conoscendo le dinamiche, la strategia di
azione, la metodologia dei tre giorni per raggiungere la finalità.
Equipe:
Il Segretariato, in accordo
con il Gruppo Scuola – che ha condiviso le proposte arrivate dai Responsabili
delle Ultreyas - sceglie una rosa di
nominativi da presentare al Rettore che, con il Direttore Spirituale, effettua
la chiamata personale per definire l’équipe.
Di norma le proposte dei
camerieri sono di un numero superiore della composizione definitiva per avere
eventualmente la disponibilità a causa di motivate rinunce.
I componenti dell’équipe
devono appartenere alle diverse classi sociali, in modo da completarsi l’un
l’altro.
Non devono essere tutti alla loro prima esperienza da camerieri.
Formazione:
Nella formazione è importante
conoscere i compiti specifici.
Rettore:
È suo dovere prepararsi, fin
dalla chiamata, spiritualmente, fare pregare per sé la sua famiglia, i fratelli
della sua Riunione di gruppo, i suoi amici, e questo non è cosa da poco,
significa sentirsi sorretto, accompagnato e privilegiato.
Il Rettore è chiamato a
guidare personalmente tutti i dettagli del Cursillo, tenere il contatto
personale, possibilmente, ogni giorno
con tutti i corsisti, senza interferire sul lavoro di corridoio dei camerieri.
Deve saper cogliere momenti ed
opportunità, in virtù del suo ruolo.
Il Rettore deve – no... può – conoscere tutti i Rollos per
saper condurre i tre giorni, avendo una chiara idea dei vari passaggi, e i
corsisti conoscono e apprezzano la vita del Rettore, perché non è solo un
direttore dell’équipe e del cursillo. Inoltre deve conoscere i Rollos anche per
poter prendere il posto del rollista in caso di necessità.
Con il Direttore Spirituale
guida l’équipe nella preparazione e nei tre giorni.
È importante che dia il Rollo Preliminare che avvia il Cursillo, e il
Rollo Assicurazione Totale che
compone i pezzi dei tre giorni e propone il cammino di conversione.
So che molte volte questo
Rollo è affidato ad altri o è suddiviso con il rettore.
Il Rollo Il cursillista al di là del cursillo può essere tranquillamente
dato da un cameriere: la campanella.
Il Rettore in ogni momento
deve sentire il polso del Cursillo, così da animarlo se è giù, e di abbassarlo
se è troppo animato.
Il tutto deve essere fatto in
sintonia con il Direttore Spirituale e tutta l’équipe.
Perché il Rettore possa
dirigere un cursillo è anche necessario:
- che
conosca bene le mete che il Cursillo intende conseguire
- che
sia convenientemente informato sui mezzi a disposizione
- che
sappia rendersi conto della fisionomia e delle caratteristiche proprie di
quel Cursillo, in modo da coordinare lo svolgimento, evitando ogni
possibile deviazione.
Il Rettore deve conoscere i
mezzi di cui dispone, cioè la tecnica del
cursillo, che si può sintetizzare in:
-
conoscere le persone
-
sapere chiaramente cosa dire loro
-
studiare come dirlo convenientemente
Per questo deve possedere il
senso dell’opportunità, la delicatezza e il tatto che gli si addicono.
Dalle schede di presentazione e dai contatti individuali con i singoli
corsisti il Rettore deve saper ricavare una conoscenza precisa della personalità.
Dalle personalità delle
singole persone e dai loro problemi egli dovrà trarne una panoramica generale,
che illustrerà la fisionomia di quel Cursillo e tratteggerà le caratteristiche
proprie.
Questo serve per dare il suo
significativo contributo alla Chiusura.
Direttore Spirituale:
È necessario che conosca la
Guida del Direttore Spirituale e del Rettore per essere in piena sintonia.
Deve mantenersi fedele allo
schema dei Rollos e per rendere migliore il suo servizio deve conoscere e amare
ognuno dei partecipanti, équipe compresa.
È indispensabile che il
Direttore Spirituale sia presente in tutte le riunioni di preparazione; è pure
auspicabile la presenza degli altri sacerdoti che parteciperanno al Cursillo,
perché è un cammino comunitario con tutte l’équipe e per coinvolgerli nel loro
servizio durante i tre giorni del cursillo.
Se conoscono la metodologia
sanno anche come incontrare i corsisti ed aiutarli nelle loro richieste.
Il Direttore Spirituale deve
agire senza disturbare o sostituire il Rettore, ma in casi di necessità, con
carità e umiltà, integra e gli dà gli opportuni suggerimenti, senza mai
prendere iniziative da solo.
È chiamato, come il rettore, a
rispettare le indicazioni del Segretariato.
Come i laici hanno l’impegno
di vivere e partecipare alla Scuola Responsabili, anche i sacerdoti, per una
formazione spirituale e metodologica propria del mcc, devono sentire la
necessità di inserirsi nella Scuola Responsabili.
Equipe:
Il responsabile è e deve
essere un missionario, che senta dentro di sé una grande inquietudine per la
salvezza dei fratelli:
la così detta “ansia apostolica”.
È chiamato a pensare
soprattutto a coloro che sono i lontani
da Cristo.
Il responsabile è attivo,
disposto al sacrificio, pronto a soffrire le difficoltà di viaggi, e se
necessita, saltare i pasti, la mancanza di riposo, le incomprensioni e le
ingratitudini; allontana l’interesse personale, il desiderio di successo, di
vanità e di potenza.
Sa lavorare con gioia, sempre
pronto a cominciare daccapo, sa attendere, si mette al passo delle altre
persone, sollecita con l’esempio e la parola senza però forzare la volontà
degli altri.
Sa attendere l’ora di Dio.
In ogni momento il
responsabile deve sentire umilmente e responsabilmente di essere uno strumento
nelle mani del Signore.
L’uomo è l’incarnazione dei
valori cristiani per non farli passare come idee astratte.
In una équipe è indispensabile
fomentare la coscienza comunitaria, guidando la loro vita di grazia a pressione mediante una intensa
preparazione in ciò che concerne la vita di pietà, lo studio, l’azione
apostolica, la mortificazione, lo studio e la personalizzazione dei Rollos,
facendo loro presente che si va al Cursillo più per dare che per ricevere.
E questo è il compito del
Rettore e del Direttore Spirituale.
Nei Rollos si dovrebbero
includere il maggior numero di testimonianze di azioni comunitarie, che
riflettono l’ambiente proprio dei Responsabili, con le difficoltà e le carenze
del mondo, e non soltanto quelle che si compiono negli ambienti della chiesa,
che forse vengono meglio.
È importante anche indicare
con chiarezza che l’azione comunitaria e apostolica non si realizza
necessariamente con la esclusiva compagnia di cattolici e molto meno di
cursillisti, ma con le persone del nostro ambiente con le loro fragilità.
Conclusione:
Tutto questo si può realizzare
se nelle nostre diocesi è attiva la Scuola Responsabili.
È un compito necessario ed
importante per far sì che il mcc svolga il suo ruolo specifico, altrimenti
saremo sempre destinati a navigare a vista e a sopravvivere, lamentandoci di
non vedere veri risultati, quelli che il mcc richiede., attraverso la vera
conoscenza di mentalità, finalità, strategia e metodo.
O traduciamo il carisma o lo tradiamo.
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