Nella splendida cornice del
Santuario Mariano più antico di Sicilia, luogo di culto circondato da grotte
paleolitiche
, dove si rifugiarono i primi cristiani di Sicilia, si è svolta l’
8 giugno, favorita da una bellissima giornata di sole, la convivenza di
chiusura scuola responsabili del Cursillos della Diocesi di Siracusa. Nello
stesso posto si insediarono nel 250 d.c. i fedeli della comunità di Leontinoi
oppressi dalla persecuzione di Decio e Valeriano. La più grande delle grotte,
trasformate dai Greci in una vera e propria necropoli, fu intitolata alla Mater
Adonai, mentre le figure dipinte sullo sfondo risalgono al III secolo e furono
realizzate da Sant'Agatone, vescovo di Lipari, che lì vi trovò un sicuro rifugio
insieme ai cristiani lentinesi. Un luogo profondamente spirituale, immerso
nella natura, una vista mozzafiato sul Golfo di Catania, con l'Etna che ti guarda silenzioso e maestoso. Il
luogo ideale per rifugiarsi nella Fede, come gli antichi
cristiani, e così è stato per i numerosi cursillisti siracusani accorsi il
giorno di Pentecoste per festeggiare, in clima di fraternità e amicizia, la discesa
dello Spirito Santo. Con loro Monsignor Giuseppe Greco di Siracusa, intervenuto
per illustrare il significato e l’importanza dello Spirito di Dio nella vita
degli uomini di fede, l’arciprete della chiesa madre di Augusta, don Palmiro
Prisutto, don Ignazio Sbona e don Luigi Magnano; quest’ ultimo, in qualità di coordinatore
spirituale diocesano, ha presieduto la Santa Messa.
Giuseppe
Tringali
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