Giorno 26 aprile 2014 presso il Centro Utopia di Augusta é stato proiettato il film “Abbandonata dal
destino”.
Il film racconta la
storia di Liz, una ragazza americana reale e non immaginaria, che nonostante
l'ambiente in cui vive e la totale assenza dei genitori che hanno abbandonato a
loro stesse le due figlie, (per leggere tutto l'articolo cliccare sotto su continua a leggere)
riesce ad emergere e a farsi strada con le sue sole
forze.
La madre e dipendente
da droghe ed alcol che ne hanno determinato la schizzofrenia, pertanto entra ed
esce dal manicomio.
Il padre, anch'esso
drogato, senza lavoro, passa il tempo a leggere e Liz si ritrova a fare la
mamma e non la figlia.
Un brutto giorno,
prelevata dai servizi sociali sia per il degrado familiare in cui è costretta a
vivere, sia perchè ha abbandonato la scuola, viene portata in un istituti dove
rimane fino a 15 anni.
E l'istituto è
peggiore dell'ambiente in cui ha vissuto fino ad allora e mette in evidenza
l'ipocrisia delle istituzioni, che tolgono i figli alle famiglie per assicurare
loro educazione e condizioni di vita migliori, ma che di fatto le peggiorano
ulteriormente e li abbandonano a sè stessi.
Quando finalmente Liz
torna a casa, trova la madre che ritornando alla casa paterna, dove vive suo
padre, un uomo violento e che ha abusato di lei quando era piccola.
Liz si rifiuta di
seguirla e comincia a vivere per la strada. Poi un giorno apprende che la
madre, ammalata di AIDS, è morta. Per Liz è un grave colpo, perchè il suo amore
per la madre è veramente sconfinato.
Riesce a superare
questa ulteriore batosta del destino, decide di riprendere lo studio e si
rivolge ad un istituto pubblico che l'accoglie fra i suoi studenti, nonostante
il ritardo con cui ha presentato la domanda.
Liz, ragazza forte,
determinata e intelligente, fa tre anni scolastici in uno e quando apprende che
il "Times" ha bandito un concorso per una borsa di studio per
accedere all'Università di Harvard, presenta l'elaborato richiesto e risulta la
vincitrice.
L'evento é di quelli
che fanno notizia e durante un'intervista, alla domanda di un giornalista che
le chiede della sua vita passata, trascorsa fra mille difficoltà e tanto
dolore, risponde : "Mi ritengo fortunata e, se potessi riavere mia
madre, ritornerei indietro ." E' il
momento più emozionante del film!
Liz, nel raccontare
la sua storia, vuole dire a chi si trova in gravi difficoltà che, se si ha il
coraggio di chiedere aiuto e la volontà di uscire da quel girone infernale in
cui è costretto a vivere un senza-tetto, che è possibile e che si può cambiare
la propria vita e trasformare un senza-tetto in una persona integrata e
accettata dalla così detta società civile.
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