sabato 3 maggio 2014

 CINEFORUM
La vera storia di Liz Murray - Regia di Peter Levin - Recensione di Piera Majorca
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Giorno 26 aprile 2014  presso il Centro Utopia di Augusta é stato  proiettato il film “Abbandonata dal  destino”. 

Il film racconta la storia di Liz, una ragazza americana reale e non immaginaria, che nonostante l'ambiente in cui vive e la totale assenza dei genitori che hanno abbandonato a loro stesse le due figlie, (per leggere tutto l'articolo cliccare sotto su continua a leggere)
riesce ad emergere e a farsi strada con le sue sole forze.
La madre e dipendente da droghe ed alcol che ne hanno determinato la schizzofrenia, pertanto entra ed esce dal manicomio.
Il padre, anch'esso drogato, senza lavoro, passa il tempo a leggere e Liz si ritrova a fare la mamma e non la figlia.
Un brutto giorno, prelevata dai servizi sociali sia per il degrado familiare in cui è costretta a vivere, sia perchè ha abbandonato la scuola, viene portata in un istituti dove rimane fino a 15 anni.
E l'istituto è peggiore dell'ambiente in cui ha vissuto fino ad allora e mette in evidenza l'ipocrisia delle istituzioni, che tolgono i figli alle famiglie per assicurare loro educazione e condizioni di vita migliori, ma che di fatto le peggiorano ulteriormente e li abbandonano  a sè stessi.
Quando finalmente Liz torna a casa, trova la madre che ritornando alla casa paterna, dove vive suo padre, un uomo violento e che ha abusato di lei quando era piccola.
Liz si rifiuta di seguirla e comincia a vivere per la strada. Poi un giorno apprende che la madre, ammalata di AIDS, è morta. Per Liz è un grave colpo, perchè il suo amore per la madre è veramente sconfinato.
Riesce a superare questa ulteriore batosta del destino, decide di riprendere lo studio e si rivolge ad un istituto pubblico che l'accoglie fra i suoi studenti, nonostante il ritardo con cui ha presentato la domanda.
Liz, ragazza forte, determinata e intelligente, fa tre anni scolastici in uno e quando apprende che il "Times" ha bandito un concorso per una borsa di studio per accedere all'Università di Harvard, presenta l'elaborato richiesto e risulta la vincitrice.
L'evento é di quelli che fanno notizia e durante un'intervista, alla domanda di un giornalista che le chiede della sua vita passata, trascorsa fra mille difficoltà e tanto dolore, risponde : "Mi ritengo fortunata e, se potessi riavere mia madre,  ritornerei indietro ." E' il momento più emozionante del film!
Liz, nel raccontare la sua storia, vuole dire a chi si trova in gravi difficoltà che, se si ha il coraggio di chiedere aiuto e la volontà di uscire da quel girone infernale in cui è costretto a vivere un senza-tetto, che è possibile e che si può cambiare la propria vita e trasformare un senza-tetto in una persona integrata e accettata dalla così detta società civile.
  

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