Non
mi vergogno, lo confesso, quando il moderatore della manifestazione, Rinaldo
Mazzo ha chiamato la diocesi gemellata
di Siracusa, prima fra le tante presenti, a porgere un breve intervento, il
cuore ha preso il sopravvento e mi sono emozionato.
Il
salone era stracolmo all’inverosimile ed il mio intervento fatto a braccio, per nulla istituzionale, è
stato di gratitudine per i fratelli che
con tanta generosità ci hanno accolto.
E’ stato un saluto di augurio ad un
movimento diocesano, quello dei Cursillos di Ugento-Santa Maria
di Leuca, che si trova nel suo pieno
vigore, pronto a proseguire quel cammino di evangelizzazione con l’ambizione dichiarata
di portarsi negli ambienti albanesi.
Quanti
amici ho ritrovato, Nando Rosato, Antonio Preite, don Alfonso Bentivoglio,
Francesco Preite e sua moglie, Antonio Scandenberg e sua moglie,(conosciuti nel
gemellaggio del 2014), Giuseppe Grasso (capo redattore della rivista nazionale)
Nino Ferrante, coordinatore Territoriale e mio rettore del 109° cursillo per
responsabili nazionale, Nino Monaco, Coordinatore Nazionale e tanti altri.
Che
bella esperienza hanno fatto: mia moglie Piera, i miei amici Giulio e Marinella,
Giuseppe ed Anna, Giuseppe ed Antonietta, non si sarebbero certo aspettati di
trovarsi tra fratelli che non avevano mai conosciuti e da questi accolti con
tanto amore, seguiti, protetti e perfino coccolati. Non si sarebbero aspettati
di essere invitati dal coordinatore Nazionale a farsi una foto di gruppo, né tantomeno accolti
amorevolmente dal vescovo di Lecce S.E. Mons. Domenico Umberto D'Ambrosio.
Quanta
attenzione abbiamo ricevuto dal buon Nando Rosato, quando a fine messa, in occasione del saluto
istituzionale al vescovo di Ugento, S.E. Mons Vito Angiuli, la presenza della
diocesi di Siracusa, una diocesi certamente assai lontana, è stata indicata
come esempio di una amorevole e sincera fratellanza.
Cari
fratelli di Ugento- Santa Maria di Leuca, partecipare é stata una ragione di
cuore, senza queste emozioni le nostre vite sarebbero invisibili.
Luigi Majorca
Luigi Majorca
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