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Tanti i fratelli e le sorelle che sono
riusciti a “staccare la spina”, mentre
anche gli amici “esterni” hanno avuto il piacere di partecipare, il sabato
sera, ad una ultreya aperta dove, a seguito di una divertente relazione animata
ed inscenata da un gruppo di partecipanti, è stata condivisa una lauta
“apericena”, da non dimenticare. Certamente un segnale di apertura verso
l’esterno, una sperimentale iniziativa di precursillo, ben riuscita, soprattutto
per la gradita e nutrita presenza di amici che si sono intrattenuti fino a
tarda ora con i fratelli.
La sera precedente, il venerdì,
c’è stata un’altra apertura, quella con la comunità parrocchiale e con tanti altri
fratelli della città, che hanno assistito allo spettacolo di un gruppo
folcloristico locale, “Augustafolk”, ormai di fama nazionale, assai affezionata
a questa ultreya che l’ha scoperta e con la quale spesso collabora. Nei tre giorni, le altre attività in programma, sono state
svolte da quasi tutti i partecipanti, impegnati nelle rispettive riflessioni
sui rollos “Un cristiano nel mondo”, “Studio dell’ambiente”, “Comunità
cristiana in azione” e “Assicurazione totale”.
Il padre spirituale, don Angelo Saraceno, oltre ad aver regalato momenti iniziali di
forte intensità spirituale, con le sue riflessioni sul rollo “La vita in
grazia”, ci ha accompagnato con la sua presenza in tutti i tre giorni di questo meraviglioso ritiro.
Immancabile il menù
raffinato tratto da originali ricette a
base di pesce preparato dall’impareggiabile
fratello chef e dai fratelli e sorelle dello staff di cucina a cui va
dato il più sincero plauso.
Giuseppe Tringali